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Perché la carenza di chip tocca rinnovabili e auto elettriche

La mobilità traina la domanda di semiconduttori, visto che un’auto elettrica ne possiede il doppio rispetto ad una con motore a combustione interna

Chua Chee Seong, presidente della divisione per l’Asia-Pacifico dell’azienda di semiconduttori tedesca Infineon Technologies, ha detto al Nikkei Asia che la diffusione delle energie rinnovabili e dei veicoli elettrici nel mondo continuerà a stimolare la domanda di chip.

GLI STIMOLI ALLA DOMANDA DI SEMICONDUTTORI

“I paesi stanno investendo in energia pulita e rinnovabile, come i pannelli solari. Che richiedono semiconduttori”, ha spiegato. “La digitalizzazione sta trainando la domanda” attraverso “le installazioni di server per i data center cloud, e il lancio del 5G e dell’edge computing IoT. Queste aree continueranno a stimolare la domanda di semiconduttori durante tutto l’anno”.

I SEMICONDUTTORI NELLE AUTO ELETTRICHE

Secondo Chua, le prospettive per l’industria dei chip sono positive. Un’automobile elettrica possiede il doppio dei semiconduttori rispetto ad una dotata di motore a combustione interna. “Oggi i veicoli elettrici sono solo una bassa percentuale a cifra singola rispetto al totale del parco auto. Immagina una crescita di dieci volte nei prossimi dieci o venti anni”.

QUANTO DURERÀ LA CARENZA DI SEMICONDUTTORI

Riguardo all’attuale situazione di carenza di chip nel settore automobilistico e non solo, Chua dice che “continuerà almeno per qualche altro mese”, facendo notare che i tempi di produzione di questi componenti vanno dai quattro ai sei mesi.

“Non è possibile un’espansione della capacità da un giorno all’altro. Per esempio, per costruire una fabbrica, per installare una camera bianca, servono circa due anni. Per mettere in funzione le apparecchiature per i semiconduttori servono senza dubbio quindici mesi”.

CRESCITA DEGLI INVESTIMENTI

Visto che le aziende del settore stanno aumentando gli investimenti, a detta di Chua “vedremo probabilmente un po’ di luce verso la fine dell’anno, e certamente all’inizio dell’anno prossimo”.

La stessa Infineon ha aumentato gli investimenti per l’anno finanziario in corso, che terminerà a settembre, arrivando a 1,6 miliardi di euro, rispetto alla somma precedente di 1,4-1,5 miliardi.

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