Draghi: Gli stoccaggi strategici di gas migliorerebbero la capacità dei paesi europei” contro i “rialzi improvvisi dei prezzi”
I rincari dei prezzi dell’energia “riflettono un problema strutturale della transizione energetica: l’espansione delle rinnovabili è ancora incompleta anche a causa delle esitazioni di alcuni paesi. Il risultato è una dipendenza da combustibili da transizione come gas e l’aumento dei prezzi. Il governo si è impegnato in chiara traiettoria per la decarbonizzazione”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi alla Camera in occasione delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma domani.
ALTRE RISORSE SE L’ANDAMENTO DEI PREZZI NON DOVESSE STABILIZZARSI
“Per aumentare rapidamente le fonti rinnovabili sono stati stanziati fondi ingenti e sono state semplificate le procedure amministrative” ma nell’immediato occorre “ridurre la volatilità dei prezzi dell’energia” per “proteggere le fasce più deboli della popolazione. Da giugno a oggi il governo ha stanziato più di 4 mld e per l’anno prossimo abbiamo previsto di spendere altri 3,8 miliardi e di aggiungere altre risorse se l’andamento dei prezzi non dovesse stabilizzarsi”, ha chiarito Draghi.
SI A STOCCAGGI STRATEGICI DI GAS E RAPIDA ADOZIONE DEL PACCHETTO GAS
“L’Italia è impegnata a trovare soluzioni strutturali come gli stoccaggi strategici di gas che migliorerebbero la capacità dei paesi europei” contro i “rialzi improvvisi dei prezzi. Al momento mancano gli accordi su come procedere ma è importante che il Consiglio se ne occupi nei prossimi” appuntamenti. “Auspichiamo che il pacchetto gas del 14 dicembre venga adottato rapidamente”, ha concluso Draghi.