Dall’indagine per disastro per la centrale di Suviana alla riforma delle concessioni stradali passando per Pnrr e Direttiva Case green che verrà approvata domani: la rassegna dei giornali di oggi
Muove i primi passi l’inchiesta della Procura di Bologna che procede per disastro e omicidio colposo, anche se in questa fase non ci sono indagati per l’esplosione alla diga di Bargi. Gli inquirenti stanno già raccogliendo documenti utili alle indagini e quanto prima ascolteranno i testimoni oculari della tragedia. Fronte autostrade, il governo è al lavoro per una mini-riforma delle tariffe autostradali: a concessioni scadute si ventila un ruolo più di primo piano della parte pubblica. Intanto il ministro che ha la delega al Pnrr, Raffaele Fitto conferma che il governo lavora per chiudere i lavori entro il 2026. Infine domani mattina sarà il Consiglio Ecofin a chiudere, a poco più di un anno dal primo voto del Parlamento europeo, il lungo percorso della direttiva Epbd
CENTRALE DI SUVIANA, SI INDAGA PER DISASTRO
“Per tutto il giorno l’acqua ha continuato a invadere altri piani dell’enorme struttura in cemento armato, costringendo i soccorritori a bloccare le ricerche dei quattro dispersi ancora intrappolati nelle viscere della centrale idroelettrica Enel Green Power di Bargi. Non c’erano le condizioni di sicurezza per i sommozzatori che devono operare a 40 metri sotto il livello del lago”: È quanto si legge sul Corriere della Sera di oggi. Tecnici, soccorritori e responsabile della centrale hanno più volte rivisto i piani di intervento per capire da dove entrasse l’acqua che, dopo aver allagato il nono piano, ha invaso anche l’ottavo. (…) Si torna dunque a ispezionare gli enormi vani di circa 30 metri per 40, invasi dalle macerie. Nell’esplosione oltre a collassare il solaio tra ottavo e nono piano è crollato anche parte di quello tra ottavo e settimo. Ambienti ‘ostili’ dove ieri i soccorritori hanno potuto lavorare solo con un robot che ha scandagliato gli anfratti più difficili da raggiungere. (…) Intanto muove i primi passi l’inchiesta della Procura di Bologna che procede per disastro e omicidio colposo, anche se in questa fase non ci sono indagati. Gli inquirenti stanno già raccogliendo documenti utili alle indagini e quanto prima ascolteranno i testimoni oculari della tragedia. (…)”, ha concluso il quotidiano.
CONCESSIONI AUTOSTRADALI, SI LAVORA ALLA RIFORMA
“La notizia era arrivata nelle scorse settimane quando per bocca del viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi era stata annunciata una mini-riforma delle tariffe autostradali. Ora è l’allegato infrastrutture al Def a mettere nero su bianco che il ministero guidato da Salvini sta lavorando a ‘una riforma organica, che possa permettere una equa perequazione economica all’interno dell’intera rete autostradale e consentire i necessari investimenti, per riportare alla piena efficienza funzionale le infrastrutture in tempi certi, con una definizione inderogabile dei rischi e dei soggetti che devono accollarseli, nel pieno rispetto dell’apertura del mercato e della concorrenza’”. È quanto si legge su Il Sole 24 Ore di oggi. “(…) Le grandi manovre su questo fronte potrebbero quindi riservare più di una novità già nelle prossime settimane e confluire – anche se i tempi appaiono piuttosto risicati – nel decreto Infrastrutture in cottura in questi giorni e che dovrebbe ospitare l’attesissimo intervento del cosiddetto piano ‘salva-casa’” si legge sul quotidiano.
“(…) a concessioni scadute si ventila un ruolo più di primo piano della parte pubblica. Che sulle autostrade l’attenzione del governo sia alta lo dimostra anche il varo martedì scorso in Cdm della nuova Autostrade dello Stato spa, società in house a intero capitale pubblico che ingloberà le reti a pagamento di Anas. E che – come recita la bozza della norma – avrà durata fino al 2100. (…)”, conclude il quotidiano.
PNRR, FITTO: STIAMO LAVORANDO PER CHIUDERE NEL 2026
“’Abbiamo una scadenza e su quella stiamo lavorando, siamo concentrati su giugno 2026’. Nel suo intervento a “Obiettivo crescita 2024 – La messa a terra del Pnrr e le riforme per costruire l’Italia del futuro”, organizzato ieri a Milano a Palazzo dei Giureconsulti dal Sole 24 Ore, il ministro che ha la delega al Piano, Raffaele Fitto, prova a frenare l’onda del dibattito aperto dal suo collega dell’Economia Giancarlo Giorgetti sulle ipotesi di una proroga del Pnrr oltre la scadenza fissata tra due anni. ‘Abbiamo perso anni per gli shock geopolitici e le guerre’, ha ribadito a più riprese in settimana il titolare dei conti pubblici per sostenere che la riflessione sul calendario va avviata subito, ‘senza tabù’, rivelando che lui stesso ha già portato la questione sui tavoli dell’Ecofin”. È quanto si legge su Il Sole 24 Ore di oggi. (…)
Proprio l’obiettivo di raccogliere certezze sulla possibilità concreta di rispettare la tabella di marcia è stato del resto il principio guida della rimodulazione del Piano che il Governo ha negoziato per mesi in Europa e che ora è attuato dal Dl 19/2024 all’esame in commissione Bilancio alla Camera (…)”, si legge sul quotidiano.
CASE GREEN, DIRETTIVA DOMANI ALL’APPROVAZIONE FINALE
“L’appuntamento è fissato per domani mattina. Sarà il Consiglio Ecofin a chiudere, a poco più di un anno dal primo voto del Parlamento europeo, il lungo percorso della direttiva Epbd (Energy performance of buildings directive). E lo farà con quello che, salvo clamorose sorprese, sarà davvero l’ultimo passaggio per la norma quadro che definirà le regole per la riqualificazione energetica degli immobili di tutta Europa da qui al 2050”. È quanto si legge su Il Sole 24 Ore di oggi. “Intanto, passo dopo passo, il compromesso faticosamente raggiunto a dicembre da Parlamento e Consiglio, sotto la supervisione della Commissione, continua a tenere. Ieri, infatti, gli ambasciatori degli Stati membri presso la Ue, riuniti nel Coreper, hanno dato il loro primo assenso al testo, in attesa dell’incontro di domani: non si sono, per adesso, formati blocchi contrari al testo. (…) La Epbd, nella sua ultima versione, distingue però in modo molto chiaro la tecnologia dai combustibili. Da qui, allora, la battaglia che sta prendendo piede: consentire di accedere agli incentivi fiscali a tutti quegli apparecchi che siano in grado di funzionare, almeno in modo prevalente, con gas verdi, come il biometano o l’idrogeno. Le linee guida della Commissione europea, attualmente in preparazione, faranno chiarezza su questo punto. Dove le caldaie potranno trovare largo impiego, con certezza, è nel campo degli apparecchi ibridi, come quelli che mettono insieme, per l’appunto, caldaie e pompe di calore, controllate da una centralina unica. In questo caso, la direttiva dice esplicitamente che «sarà ancora possibile incentivarli». Accanto a questo, sarà decisivo il ruolo dell’elettrificazione dei riscaldamenti: l’utilizzo delle pompe di calore è richiamato da più parti dalla direttiva. (…)”, conclude il quotidiano.