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Clima

A Trevi la Cernobbio dell’energia. Il settore si confronta con i parlamentari

Alla sua seconda edizione, la due giorni nel borgo umbro vede i maggiori player e le istituzioni prepararsi alla COP24 di dicembre in Polonia

Un confronto serio, non telefonato, di quelli che raramente si vedono nelle sale spesso annoiate della Capitale. L’evento di Trevi, non a torto ridefinita la “Cernobbio” umbra dell’energia e dell’economia circolare, ha visto i big del settore e delle istituzioni competenti sul tema energetico esercitarsi nel confronto e nella formazione – fondamentale – dedicata ai collaboratori parlamentari appartenenti all’AICP – Associazione Italiana Collaboratori Parlamentari. Tra i promotori fanno la parte del leone il World Energy Council Italia e Globe Italia – Associazione nazionale per il clima, con la supervisione accademica della LUISS – School of Government.

Proprio i collaboratori parlamentari – figure centrali nel processo legislativo e da sempre in cerca di una legittimità professionale troppo spesso negata – hanno composto gran parte dell’uditorio, accompagnati anche da alcuni operatori delle relazioni istituzionali e della comunicazione interessati ai temi della transizione energetica, delle politiche pubbliche e della sostenibilità ambientale.

Il dibattito del venerdì pomeriggio si è concentrato soprattutto sulla transizione energetica, con diversi interventi in cam. Tra questi quello di Leonardo Zannier, Direttore Generale del Dipartimento Energia della Commissione Europea, che ha dichiarato: “La transizione non è una cosa che si fa da sola, ma va accompagnata con degli investimenti. La Commissione conferma il suo impegno di spendere il 25% del budget, quindi 1 euro ogni 4, proprio per l’implementazione delle strategie di transizione verso l’energia sostenibile”.

Presente anche Guido Bortoni, Dirigente (ed ex Presidente) di ARERA, che ha commentato: “A livello europeo, nei piani nazionali integrati tra il settore energetico e la gestione del cambiamento climatico vedremo davvero se tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, o se sarà davvero possibile raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati”.

In rappresentanza del settore, il Presidente di Elettricità Futura Simone Mori ha detto: “Con l’elettrificazione e la digitalizzazione del sistema, i consumatori possono partecipare attivamente al processo di transizione energetica. Il crescente sviluppo delle FER, l’implementazione dell’efficienza energetica, la mobilità elettrica, la generazione distribuita e lo smart metering sono i principali driver che permetteranno la costruzione di un nuovo sistema in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione”.

Questa invece la chiosa di Gianluca Comin, docente della LUISS Business School: “Anche la comunicazione è un “fattore critico” di questo processo, uno strumento in grado di influenzare, in modo più o meno diretto, il
futuro della nostra economia e delle nostre società. Lo stesso vale per il settore energetico e per tutti coloro, operatori privati e decisori pubblici, che devono affrontarne l’evoluzione”.

Marco Margheri, Presidente di WEC, ha concluso:
“Il tema sostenibilità cresce nella percezione dei cittadini, con livelli record tra i più giovani, ma purtroppo è un obiettivo ancora lontano. Se le aziende devono fare la loro parte, alle istituzioni però spettano due compiti altrettanto importanti: costruire con velocità regole organiche e chiare e gestire in modo efficiente e certo i procedimenti autorizzativi”.

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