Puntare sull’auto elettriche per combattere l’inquinamento non basta. la Cina deve diversificare il suo mix energetico
Meno carbone, più rinnovabili, più tecnologie pulite e innovazione. La ricetta per una Cina più green e con meno smog non è certo facile da trovare, dato che le necessità ambientali dovrebbero anche andare di pari passi con l’esigenze economiche (crescita, industria e produzione domestica di energia): servono nuovi piani di sviluppo, nuovi progetti e promesse concrete.
Per mitigare lo smog, si sa, la Cina sta puntando sulle auto elettriche, sovvenzionando, negli anni passati, tutte quelle case automobilistiche e start up che avrebbero voluto lanciarsi nel settore. Il governo ha anche incentivato l’acquisto delle vetture green e imposto, per legge, l’uso di mezzi pubblici alimentati a fonti di energia pulite a livello locale. Ed ora, Pechino è sulla buona strada per essere il più grande mercato del mondo per le auto elettriche: l’anno scorso il produttore cinese BYD ha venduto più veicoli con le spine di qualsiasi altro produttore al mondo (Tesla incluso).
Per il settore mobilità si prevedono anche piani a lungo termine e addii dolorosi. Pechino, seguendo le orme di Francia, Gran Bretagna e Italia, ha annunciato, tramite le parole del vice ministro dell’Industria e dell’Information Technology, Xin Guobin, l’addio alle vetture a trazione tradizionale. Non c’è ancora una data stabilita, ma il vice ministro è certo che “Queste misure promuoveranno profondi cambiamenti nell’ambiente e daranno slancio allo sviluppo dell’industria automobilistica della Cina”.
Ma facciamo attenzione. I piani cinesi, se pur di facile applicazione per l’industria, oramai in fase avanzata per le vetture con batteria, non bastano per eliminare il problema smog. Per rifornire le auto a batteria, infatti, servirà non poca elettricità. E la Cina, per mix energetico, non è certo un Paese virtuoso. La produzione di energia dipende ancora dal 60% di carbone: serve investire di più sulle fonti rinnovabili e gas per dar vita ad sistema pulito realmente.
Lo smog, ricordiamo, è un problema serio in Cina. Bisogna controllare ogni giorno, prima di uscire da casa, il livello di inquinamento e la sua pericolosità: basta sapere che nei giorni peggiori non si riesce a distinguere i colori degli oggetti e che respirare quell’aria equivale a fumare 25 sigarette.
La Cina è responsabile del 30% dell’inquinamento globale, mentre Pechino si rende complice ogni giorno della morte di 4.400 persone. Numeri davvero alti, che necessitano di soluzioni a 360 gradi.