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Cingolani: Su price cap clima costruttivo. Gasdotto Spagna-Italia complicato

Sul gasdotto Italia-Spagna “il mare è oltre i 1000 m non ci sono precedenti di gasdotti sottomarini in quelle profondità per la pressione e le lunghezze. L’idea di per se è ottima ma la parola deve passare ai tecnici ora

“La Commissione Ue aveva presentato un pacchetto con quattro linee guida importanti su recupero delle rendite inframarginali, i contributi di solidarietà (extraprofitti, ndr) risparmio intelligente sull’elettricità e liquidità per aiutare gli operatori del settore. Infine il price cap. Tutti i paesi si sono pronunciati con lievi distinguo sulle proposte della commissione, noi abbiamo rilanciato sul price cap. Il risultato è stato abbastanza positivo: 15 paesi hanno detto ok a un price cap generalizzato, 3 preferirebbero solo sul gas russo che verrà discusso e 3 paesi non hanno pregiudiziali ma vorrebbero condizionarlo alla sostenibilità di lungo termine per evitare che metta in difficoltà paesi più deboli e 5 paesi contrari o neutrali perché non hanno bisogno di gas”. Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani a margine del Consiglio europeo dei ministri dell’Energia.

COMMISSIONE UE AL LAVORO

“Ora abbiamo chiesto nel mandato alla Commissione di elaborare al più presto uno scenario. Tutti hanno detto che non c’è tempo da perdere perché i costi sono troppo alti. Altro punto discusso da tutti è il disaccoppiamento dell’energia elettrica soprattutto prodotta da rinnovabili con il gas. Adesso la Commissione nelle prossime settimane lavorerà su queste proposte”, ha aggiunto Cingolani precisando che i paesi contrari “sono quelli limitrofi alla fascia est non sono i grandi energivori”.

SUL PRICE CAP NESSUNA PREGIUDIZIALE

Sulla creazione di un price cap sul gas “non ci sono state pregiudiziali sull’apertura a tutti operatori ma per alcuni paesi del sud est europeo potrebbe essere complicato se ci fosse uno stacco completo del gas russo. Devo riconoscere che anche i paesi più energivori hanno aperto, c’è stato un clima molto costruttivo”.

GASDOTTO ITALIA-SPAGNA BELL’IDEA MA COMPLICATA

Cingolani ha ricordato che ci sono “27 Stati con energy mix diversi e climi diversi: noi siamo fortunati perché abbiamo 5 gasdotti e 3 rigassificatori, altri no. Credo che un po’ bisogna accettare che con un mix energetico così diverso il silver bullet, la soluzione che accontenta tutti in tempi rapidi è difficile da trovare”. Sul gasdotto Italia-Spagna “il mare è oltre i 1000 m non ci sono precedenti di gasdotti sottomarini in quelle profondità per la pressione e le lunghezze. L’idea di per se è ottima ma la parola deve passare ai tecnici ora”, ha concluso Cingolani che si è congedato così ai microfoni: “Io ho finito il mio lavoro, è terminato con il governo Draghi ora devo cercare un lavoro”.

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