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Clima

Clima, il Regno Unito finanzia i fossili all’estero

La denuncia di Global Witness: Londra ipocrita sul clima, dall’agenzia di credito all’esportazione del governo britannico UK Export Finance 2 mld di sterline a progetti nei fossili

L’agenzia di credito all’esportazione del governo britannico UK Export Finance (UKEF) ha violato le linee guida dell’OCSE offrendo un sostegno miliardario ai progetti sui combustibili fossili d’oltremare, nonostante gli sforzi globali per affrontare la crisi climatica. A denunciare il fatto è stata Global Witness, un’associazione ambientalista, secondo quanto ricostruito dal The Guardian.

LA DENUNCIA DI GLOBAL WITNESS

Global Witness ha accusato il Regno Unito di “vera e propria ipocrisia” in una denuncia all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, che ha sede a Parigi ed emette linee guida e raccomandazioni per le economie sviluppate. La denuncia chiede inoltre al governo di ridurre al minimo il sostegno all’estero per i combustibili fossili.

Adam McGibbon, un senior campaigner della Global Witness, ha affermato che il finanziamento del governo a progetti sui combustibili fossili all’estero “continua a mostrare a questo governo di essere un ipocrita del clima”. L’UKEF ha il compito di sostenere le esportazioni britanniche con crediti, garanzie, prestiti e assicurazioni per le imprese straniere, compresi i progetti energetici. Ma il suo sostegno finanziario per i progetti sui combustibili fossili all’estero è cresciuto di miliardi negli ultimi anni, nonostante le crescenti richieste di governi e aziende di porre fine al loro contributo alla crisi climatica.

I PROGETTI FINANZIATI DA UKEF

L’UKEF ha offerto un sostegno finanziario del valore di 2 miliardi di sterline ai progetti sui combustibili fossili all’estero nel 2018, in netto aumento rispetto ai 175 milioni di sterline del 2017. Uno dei suoi maggiori accordi energetici nel 2018 comprendeva 734 milioni di sterline a sostegno della raffineria di petrolio di Duqm in Oman. Ha anche fornito finanziamenti per 248 milioni di sterline per l’esplorazione petrolifera in Brasile, 171 milioni di sterline per una raffineria di petrolio in Kuwait e diverse centinaia di milioni di sterline per progetti energetici in Iraq.

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