Pichetto Fratin al Consiglio Ambiente: “Patto insufficiente sui crediti internazionali, la quota salga al 5% e via i blocchi sulle tecnologie di cattura della CO2”.
Un richiamo forte e chiaro all’Europa affinché gli ambiziosi obiettivi climatici siano accompagnati da “opportune condizioni abilitanti e flessibilità”. È la posizione espressa dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, durante il Consiglio straordinario Ambiente a Bruxelles. Pur apprezzando alcuni passi avanti nel testo di compromesso, il Ministro ha ribadito che per l’Italia restano “elementi dirimenti e indispensabili” per poter raggiungere un equilibrio sostenibile.
CREDITI INTERNAZIONALI: “PROPOSTA LARGAMENTE INSUFFICIENTE”
Il nodo centrale della posizione italiana riguarda i crediti internazionali. “L’attuale proposta è largamente insufficiente”, ha dichiarato senza mezzi termini Pichetto. “Chiediamo pertanto che la quota sia aumentata almeno al 5% a livello europeo, con un meccanismo di acquisto attraverso una piattaforma dedicata, e che l’entrata in vigore di questo meccanismo sia anticipata al 2031”. Il Ministro ha sottolineato che le indicazioni dei Capi di Stato e di Governo sono “estremamente chiare” sulla necessità di prevedere un “adeguato quantitativo di crediti”, definendolo un “elemento essenziale” e non una semplice possibilità.
NEUTRALITÀ TECNOLOGICA: VIA LIBERA A CCS E BIOFUEL
L’Italia insiste per un rafforzamento del principio di neutralità tecnologica, chiedendo maggiore libertà per gli Stati membri nella scelta degli strumenti da utilizzare. “Desidero ribadire la nostra richiesta di rimuovere i blocchi normativi che limitano l’uso degli assorbimenti tecnologici (CCS, DACCS, BECCS)”, ha affermato Pichetto. “Ogni Stato membro deve poter scegliere liberamente come impiegare tutti gli strumenti a propria disposizione utilizzando tutte le leve disponibili secondo le proprie priorità nazionali”. In questo quadro, per il Ministro è “fondamentale includere un riferimento ai biofuel sostenibili per il settore del trasporto su strada, come anche indicato nella lettera della Presidente von der Leyen”.
UNA NUOVA FLESSIBILITÀ PER LA COSTO-EFFICACIA
Per assicurare un quadro “efficace, flessibile e pragmatico”, l’Italia ha avanzato una proposta innovativa: l’introduzione di una nuova flessibilità che consenta agli Stati membri di utilizzare, “solo se necessario”, un ulteriore 5% di crediti internazionali per raggiungere gli obiettivi nazionali, nel rispetto del principio di costo-efficacia. Una misura che, secondo Pichetto, “rappresenta anche un’opportunità di investimento per chi ritenga di avvalersene”.
UN APPELLO ALLA COLLABORAZIONE PER UNA SOLUZIONE CONDIVISA
Nonostante le criticità, il tono del Ministro è rimasto costruttivo. Pur riconoscendo i “passi in avanti significativi”, ha ammesso che “al momento, non siamo ancora arrivati al punto di equilibrio necessario”. L’auspicio è che gli elementi sollevati dall’Italia vengano recepiti nel testo finale. “Con uno spirito fortemente costruttivo, siamo pronti a collaborare per individuare una soluzione condivisa”, ha concluso Pichetto, lasciando aperta la porta al negoziato per trovare un compromesso che soddisfi le esigenze di tutti gli Stati membri.


