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Edison

Com’è andata la trimestrale di Edison

La società rivede al rialzo le stime per l’EBITDA 2021 in un intervallo compreso tra 710 e 770 milioni di euro.

Il Consiglio di Amministrazione di Edison, riunitosi ieri, ha esaminato il Resoconto Intermedio di gestione al 31 marzo 2021, che si è chiuso con una decisa crescita di tutte le voci di bilancio rispetto allo stesso periodo del 2020.

I NUMERI

Crescono a doppia cifra i ricavi (+17% a 2,1 miliardi di euro) trainati soprattutto dall’aumento dei prezzi e dei volumi di vendita. Ancor più significativo l’incremento dell’EBITDA che nel periodo registra una crescita del 34,8% a 252 milioni di euro, grazie soprattutto al contributo della Filiera Energia Elettrica, che ha beneficiato della maggior generazione rinnovabile, del recupero della produzione termoelettrica e della buona performance nelle attività di ottimizzazione del portafoglio produttivo. Positivo anche l’apporto alla Filiera sia delle vendite ai clienti residenziali sia delle attività nei servizi energetici ed ambientali. Sostanzialmente stabile l’andamento delle Attività Gas.

Il gruppo ha chiuso il primo trimestre 2021 in utile: 98 milioni di euro rispetto alla perdita per 10 milioni di euro del primo trimestre 2020 in conseguenza della dinamica sopra commentata e per minori oneri netti legati alle attività E&P ora cedute. Il risultato netto da Continuing Operations  è più che raddoppiato a 98 milioni di euro da 46 milioni di euro del primo trimestre 2020.

L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2021 è pari a 545 milioni di euro da 513 milioni di euro al 31 dicembre 2020 e registra l’acquisto del 70% di E2i Energie Speciali, operatore di riferimento del settore eolico in Italia, già integralmente consolidata, e la cessione delle attività E&P in Norvegia.

ANDAMENTO AL 31 MARZO 2021

Nel primo trimestre del 2021, nonostante il perdurare delle criticità legate agli effetti della pandemia da Covid-19, che cominciarono a ripercuotersi nel marzo 2020, si registra una ripresa della domanda di energia elettrica e gas che ha beneficiato di misure meno restrittive dell’attività economica e di un inverno più rigido rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
In particolare, il primo trimestre 2021 segna una ripresa della domanda di energia elettrica che si attesta a 78,6 TWh, in crescita del 2,2% rispetto allo stesso periodo del 2020. A soddisfare la richiesta è stata la produzione termoelettrica che rispetto al primo trimestre del 2020 si è mantenuta sostanzialmente stabile a 44,4 TWh (-1,3%), seguita da quella idroelettrica che ha registrato l’incremento più significativo (+16% a 10,5 TWh) e dalla generazione eolica (+7,4% a 6,2 TWh).  Nel complesso, la produzione nazionale ha contribuito per circa l’85% della domanda elettrica totale, a cui si è accompagnato un incremento delle importazioni estere (+6,1% a 12,0 TWh). Sul fronte dei prezzi, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) è tornato sui livelli pre Covid -19 attestandosi su un valore medio di 59,3 euro/MWh, pari a una crescita del 49,8% rispetto a 39,6 euro/MWh del primo trimestre del 2020.
Nel periodo tornano a crescere i consumi di gas, che segnano un +5,7% a 25,2 miliardi di metri cubi.  L’aumento della domanda è trasversale a tutti i settori, a cominciare da quello residenziale (+7,6% a 13,7 miliardi di metri cubi), sostenuto in particolare da un clima più rigido rispetto a quello del primo trimestre 2020, seguito dalla domanda degli usi industriali (+4,2% a 4,7 miliardi di metri cubi) e degli usi termoelettrici (+3% a 6,4 miliardi di metri cubi). Sul fronte dei prezzi, il gas spot in Italia nel primo trimestre 2021 si è attestato su un valore medio di 19,8 centesimi di euro a metro cubo, pari a un incremento del 65,3% rispetto al trimestre 2020 di riferimento. La ripresa delle quotazioni è da attribuirsi a un effetto combinato della minore disponibilità di GNL sul mercato europeo e di maggiori consumi determinati, come già sottolineato, da temperature più rigide. In ripresa anche le quotazioni del petrolio, che nel primo trimestre 2021 hanno avuto un valore medio di 61 dollari al barile, in aumento del 19,8% rispetto allo stesso periodo del 2020.
In questo contesto, i ricavi di Edison nel primo trimestre dell’anno aumentano del 17% attestandosi a 2.131 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2020, grazie soprattutto all’incremento dei prezzi di vendita che hanno beneficiato del miglioramento della congiuntura. Positivo il contributo di entrambe le filiere con i ricavi della Filiera Energia Elettrica che sono saliti a 1.014 milioni di euro, segnando un +4,2% rispetto a 973 milioni di euro del primo trimestre 2020, e quelli della Filiera Attività Gas e E&P che sono aumentati del 20,7% a 1.267 milioni di euro rispetto a 1.050 milioni di euro del primo trimestre del 2020, spinti dai maggiori volumi di vendita per usi industriali.

Nel primo trimestre 2021 il Margine Operativo Lordo (EBITDA) di Edison registra una crescita del 34,8% a 252 milioni di euro rispetto a 187 milioni di euro dello stesso periodo del 2020. A trainare il risultato è la Filiera Energia Elettrica che balza del 61,7% a 186 milioni di euro (115 milioni di euro nel primo trimestre 2020), grazie all’aumento della generazione rinnovabile (+12%) – eolica in particolare -, al recupero della produzione termoelettrica che lo scorso anno aveva sofferto la fermata di due centrali per manutenzione e alla buona performance nelle attività di ottimizzazione del portafoglio produttivo. Positivo anche l’apporto alla Filiera sia delle vendite ai clienti residenziali (contratti energia elettrica e servizi a valore aggiunto) sia delle attività nei servizi energetici ed ambientali. Il Margine Operativo Lordo delle Attività Gas e E&P si attesta a 88 milioni di euro, in diminuzione di 9 milioni di euro dal primo trimestre 2020, per effetto principalmente del minor contributo alla redditività delle attività E&P non cedute.
Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a 144 milioni di euro (+28,6% rispetto a 112 milioni di euro dello stesso periodo del 2020). Sul risultato hanno inciso prevalentemente ammortamenti per 89 milioni di euro e la variazione netta di fair value relativa alle attività di hedging su commodity e cambi negativa per 18 milioni di euro.
Il Gruppo Edison chiude il primo trimestre dell’anno con un utile di 98 milioni di euro rispetto al risultato netto negativo per 10 milioni di euro dello stesso periodo del 2020 in conseguenza della dinamica sopra commentata e per i minori oneri netti legati alle attività E&P ora cedute. Il risultato netto da Continuing Operations è più che raddoppiato a 98 milioni di euro da 46 milioni di euro del primo trimestre 2020.
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2021 è pari a 545 milioni di euro da 513 milioni di euro al 31 dicembre 2020. Tale valore registra l’acquisto del 70% di E2i Energie Speciali, operatore di riferimento del settore eolico che Edison già consolidava a bilancio, e la cessione delle attività E&P in Norvegia. Nonostante lo scenario incerto, nel primo trimestre dell’anno la società ha portato avanti il proprio piano di investimenti, che riguarda in particolare il settore eolico, quello dell’efficienza energetica e quello termoelettrico per la costruzione di due centrali a ciclo combinato a gas di ultima generazione.

Il deciso miglioramento nel profilo di rischio industriale di Edison è la ragione principale per cui le agenzie di rating Standard&Poor’s e Moody’s hanno alzato rispettivamente l’outlook della società a positivo da stabile e il rating a Baa2/negativo da Baa3/positivo. In particolare, S&P si aspetta che l’attività industriale di Edison venga gradualmente sostenuta dalla crescita delle energie rinnovabili e che benefici di ricavi più stabili. Moody’s ha premiato anche la crescita degli utili e dei flussi di cassa. Grazie a un assetto economico e finanziario solido, Edison è nelle migliori condizioni per sostenere i propri piani di sviluppo in linea con gli obiettivi della transizione energetica.

PREVISIONI

Edison rivede al rialzo le stime per l’EBITDA 2021 in un intervallo compreso tra 710 e 770 milioni di euro.

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