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Eni

Come e perché Eni vuole vendere una partecipazione da 1 miliardo di euro in Costa d’Avorio

Secondo alcune fonti, Eni potrebbe vendere fino al 30% del business e starebbe attirando l’interesse di altre società energetiche, anche asiatiche

Eni starebbe valutando di vendere una partecipazione nelle sue attività di esplorazione in Costa d’Avorio, in un potenziale accordo che potrebbe valere circa 1 miliardo di euro. È quanto affermano alcune fonti. La compagnia petrolifera “sta lavorando con consulenti tra cui Standard Chartered sulla possibile vendita delle quote”, hanno detto le fonti, chiedendo di non essere identificate poiché l’informazione è privata. Secondo le fonti, l’azienda del cane a sei zampe potrebbe vendere fino al 30% del business e starebbe attirando l’interesse di altre società energetiche, anche asiatiche.

LA STRATEGIA QUADRIENNALE DI ENI

Le azioni di Eni, nelle contrattazioni di mercoledì scorso, hanno guadagnato fino all’1,5%. Alle 12:48 erano in rialzo dello 0,9%, conferendo alla società un valore di mercato di circa 45,7 miliardi di euro. Le valutazioni sarebbero in fase iniziale ed Eni starebbe ancora stabilendo l’entità della partecipazione che potrebbe essere ceduta. I rappresentanti di Eni e di Standard Chartered hanno rifiutato di commentare.

La vendita della quota si integrerebbe con la più ampia strategia quadriennale di Eni, che mira a raccogliere circa 8 miliardi di euro dalle cessioni di asset. L’amministratore delegato, Claudio Descalzi, sta perseguendo un cosiddetto “modello satellite”: la scissione delle divisioni e la collaborazione con investitori esterni, con l’obiettivo di quotarli, eventualmente. L’azienda ha fatto così con l’unità rinnovabile Plenitude e sta pianificando lo stesso per la società di bioraffinazione e mobilità Enilive.

LE ATTIVITÀ DEL CANE A 6 ZAMPE IN COSTA D’AVORIO

La presenza di Eni in Costa d’Avorio risale agli Anni 60, con la compagnia che è rientrata poi nel Paese africano nel 2015. Le attività includono Baleine, un giacimento offshore di petrolio e gas che rappresenta la più grande scoperta di idrocarburi mai effettuata in Costa d’Avorio. Eni ha avviato la produzione a Baleine lo scorso agosto, meno di due anni dopo la scoperta del giacimento, che ha elevato lo status della Costa d’Avorio ad hub energetico regionale.

Il governo ivoriano nell’agosto 2023 ha dichiarato che la fase di produzione iniziale di Baleine produrrà 15.000 barili di petrolio al giorno e circa 25 milioni di piedi cubi di gas naturale al giorno. Dal sito web di Eni si apprende che Baleine dovrebbe avere 2,5 miliardi di barili di petrolio disponibili.

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