L’aggiornamento catastale dell’edificio che ha beneficiato del Superbonus fotovoltaico è obbligatorio quando la potenza nominale è superiore ai 3 kW per unità immobiliare e quando, grazie ai pannelli solari, il valore capitale o la redditività ordinaria dell’unità immobiliare aumenta almeno del 15%
Tra gli interventi nel settore residenziale che hanno usufruito delle detrazioni previste dal Superbonus, l’installazione di un impianto fotovoltaico è tra i più rilevanti. L’incentivo permette di ottenere una detrazione del 70% per le spese di installazione (se sostenute nel 2024, del 65% se sostenute nel 2025), con un limite di spesa che varia in base ai kW di potenza installata, in ogni caso entro un limite massimo di 48.000 euro.
Una volta completata l’installazione bisognerà verificare se l’impianto fotovoltaico ha effettivamente aumentato la rendita catastale dell’immobile.
L’AGGIORNAMENTO DELLA RENDITA CATASTALE
La rendita catastale è un valore che si attribuisce ad ogni immobile e che serve come base per calcolare diverse imposte, come ad esempio l’IMU. La rendita catastale riflette il valore fiscale di un edificio, che può anche non coincidere con il suo valore di mercato. Quando si effettuano dei lavori di ristrutturazione importanti – come l’ampliamento di un’abitazione o l’installazione di un cappotto termico – e questi lavori aumentano il valore dell’immobile di almeno il 15%, la rendita catastale deve essere aggiornata.
L’operazione di aggiornamento serve a riflettere l’incremento del valore dell’immobile, e può avere degli effetti sulle tasse che il proprietario deve pagare. Se, a seguito dei lavori, non si aggiorna la rendita catastale, si può incorrere in controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, che potrebbe richiedere dei chiarimenti o il pagamento di eventuali imposte non corrisposte.
QUANDO I PANNELLI SOLARI AUMENTANO LA RENDITA DI UN IMMOBILE
L’aggiornamento catastale dell’edificio che ha beneficiato del Superbonus Fotovoltaico è obbligatorio quando la potenza nominale è superiore ai 3 kW per unità immobiliare e quando, grazie ai pannelli solari, il valore capitale o la redditività ordinaria dell’unità immobiliare aumenta almeno del 15%; per i condomini, se la potenza complessiva dell’impianto supera tre volte il numero delle unità servite.
In questi casi bisognerà rideterminare la rendita dell’unità immobiliare, servendosi del DOCFA, e la documentazione andrà presentata da un professionista, che descriverà l’impianto anche con delle grafiche.
COME CALCOLARE L’AUMENTO DELLA RENDITA CATASTALE
La Circolare n. 36/E del 19 dicembre 2013 dell’Agenzia delle Entrate spiega che la verifica dell’eventuale aumento della rendita catastale richiede l’intervento di un professionista.
L’incremento del 15% può essere determinato verificando il valore capitale conseguente all’installazione come somma del valore capitale del bene (dato dal prodotto della rendita catastale e del pertinente moltiplicatore di cui al D.M. 14 dicembre 1991) e del valore di costo dell’impianto terminato, anticipato al biennio economico di riferimento mediante l’indice medio dei prezzi ISTAT e ridotto per il cosiddetto “deprezzamento infracensuario”.