Numeri, protagonisti e scenari del piano strategico di Saipem
L’ora della verità per Saipem. Oggi, scrive il Sole 24 Ore, verranno riuniti i Consigli d’amministrazione di Eni e Cdp per mettere sul tavolo 650 milioni. A questi si aggiungeranno altri 850 milioni dalle banche che beneficerebbero della garanzia Eni per il prestito. Il tutto per un totale di 1,5 miliardi da approvare nel piano domani, quando Caio riunirà i suoi.
LA RICAPITALIZZAZIONE DI SAIPEM
La ricapitalizzazione si completerà, poi, di altri 500 milioni sottoscritti dal consorzio di garanzia. Il futuro prossimo di Saipem non sembra in pericolo, né necessiterebbe di ulteriori finanziamenti. Anche se le banche hanno garantito la loro eventuale disponibilità.
IL CONTESTO: LE CRITICHE DAI SINDACATI
Tutti questi passi arrivano dopo le critiche dei sindacati per i ritardi del piano strategico, posticipati di nove giorni. “È solo l’ultimo esempio”, aveva dichiarato la RSU in un comunicato, “di scarsa considerazione che questa Azienda dimostra nei confronti dei Lavoratori e di coloro che li rappresentano”. Ma sono tre anni che la gestione di Saipem non soddisfa le sigle dei lavoratori. Nel 2021 è arrivato Francesco Caio alla guida, ma nell’occhio delle critiche sono entrate le chiusure estive, il blocco degli avanzamenti di carriera, “mentre al contempo si incrementava di indispensabili figure la classe dirigente”, nonché il peggioramento delle condizioni dei contrattisti esteri e dei trasfertisti.
LA FIGURA DI CAIO
La figura di Caio, al netto delle smentite della società e degli smorzamenti della RSU, rimane in bilico.
Domani sarà un nuovo giorno, ma l’ingresso in Saipem di Eni e Cdp Industria pesa e come.