A partire da luglio i consumatori che non sono passati al mercato libero passeranno al mercato tutelato, che attualmente risulta essere il più conveniente
Una delle domande più ricorrenti in questo periodo nel settore energetico è cosa avverrà nei prossimi mesi, dopo che, lo scorso mese, il mercato tutelato del gas è giunto al termine, obbligando i clienti a scegliere un fornitore del mercato libero. Per quanto riguarda invece l’energia elettrica, la fine del mercato tutelato è prevista per il 1° luglio 2024 e, a quattro mesi di distanza, i consumatori hanno il tempo necessario a fare valutazioni e calcoli.
La prima cosa da ricordare è che non importa in quale mercato ci si trovi attualmente, così come discriminante non è neanche la soglia dei 75 anni di età, oltre la quale si avrà comunque diritto alla tutela in quanto si verrà considerati “clienti vulnerabili”.
MERCATO TUTELATO E SERVIZIO A TUTELE GRADUALI: LA SCELTA DI NON SCEGLIERE
Di recente, infatti, si sono svolte le aste per il passaggio dei clienti non vulnerabili dal mercato a maggior tutela al servizio a tutele graduali. Gli operatori di energia si sono aggiudicati i diversi lotti di clienti, suddivisi in 26 zone geografiche, circa 4,5 milioni di persone che dal prossimo 1° luglio dovranno lasciare il loro attuale operatore di energia elettrica e passare ad un nuovo fornitore. Questi clienti finiranno in un regime temporaneo che durerà tre anni, il cosiddetto Servizio a tutele graduali (STG).
In questo mercato la tariffa sarà uguale in tutta Italia ed avrà un prezzo indicizzato, che varierà mensilmente in base al costo della materia prima all’ingrosso, oltre ad un costo fisso mensile non legato ai consumi. La buona notizia che è derivata dalle aste è che, nel STG, il costo fisso sarà negativo, poiché si tradurrà in uno sconto in bolletta ad oggi stimato in 73 euro l’anno.
AD OGGI IL STG GARANTIREBBE UN RISPARMIO DI 132 EURO
Una recente indagine del Sole 24 Ore ha rilevato che, se le Tutele graduali partissero oggi, il risparmio annuo sarebbe di 132 euro rispetto alla tutela della vulnerabilità e di 46 euro rispetto alla migliore offerta sul mercato libero a prezzo fisso dedicata ai clienti in tutela. È bene sottolineare che queste sono stime relative al periodo attuale, mentre a luglio i valori potrebbero essere differenti. La tariffa, infatti, dipenderà anche da quante famiglie nel frattempo avranno scelto il mercato libero, poiché più basso sarà il numero di clienti nel servizio a tutele graduali, più alto sarà il prezzo in bolletta. Prezzo che, ad ogni modo, sarà più basso rispetto al mercato tutelato.
I CLIENTI NON VULNERABILI
Ma come deve fare chi decidesse di tornare nel STG? Ad oggi chi si trova nel mercato libero può chiedere di tornare al servizio di tutela. Dal prossimo 1° luglio, però, questa possibilità non ci sarà più, e andrà quindi sfruttata il prima possibile. Effettuare il cambio di operatore richiede una tempistica di circa due mesi. Una volta tornati nel mercato tutela, da luglio si finirà nel Servizio a tutele graduali e, come ha ricordato l’Unione Nazionale Consumatori, bisognerà rivolgersi all’esercente che svolge la tutela nel proprio territorio di riferimento (Acea a Roma, A2A a Milano, il Servizio elettrico nazionale a Napoli etc).
Sul sito di Arera, alla pagina “Ricerca operatori”, e inserendo il proprio Comune sarà possibile scoprire a chi rivolgersi. Chi invece è già nel mercato tutelato non dovrà fare nulla.
LA SITUAZIONE DEI CLIENTI VULNERABILI
Se si vuole usufruire della tariffa del Servizio a tutele graduali, bisogna vedere se in famiglia c’è qualcuno di età inferiore ai 75 anni: se non c’è, si avrà pochissima scelta. Chi è già in tutela potrà decidere se passare al mercato libero (e ad oggi le offerte più economiche sono pochissime) o non fare nulla e, da luglio, passare alla tutela della vulnerabilità, senza alcun cambio di tariffa né di operatore. Chi invece è nel mercato libero, in base alle offerte disponibili potrebbe avere convenienza tornando in tutela. Il consiglio è di confrontare le tariffe presenti sul “Portale offerte” di Arera.
CLIENTI VULNERABILI CON UN MEMBRO NON VULNERABILE IN CASA
Se invece nel nucleo familiare c’è qualcuno con un’età inferiore ai 75 anni, quindi non vulnerabile, è possibile richiedere una voltura per intestare il contratto a quest’ultimo e, successivamente, chiedere di rientrare nel Servizio a maggior tutela. E l’Unione Nazionale Consumatori suggerisce di farlo “in fretta, in modo da chiudere le due procedure con un anticipo di minimo un mese rispetto alla scadenza del 30 giugno 2024, per evitare disguidi. In questo modo, al 1° luglio 2024 si potrà finire nel Servizio a tutele graduali riservato solo ai clienti non vulnerabili”.
I VANTAGGI DEL SERVIZIO A TUTELE GRADUALI E I CONTRATTI A PREZZO FISSO
Rientrare nel Servizio a tutele graduali, però, potrebbe non essere una soluzione adatta tutti. Se si considera il costo delle bollette, al momento risulta l’opzione più conveniente, ma sul mercato libero è possibile stipulare anche un contratto a prezzo fisso, in cui, cioè, il costo al kilowattora è più alto rispetto ai contratti indicizzati (come la Tutela graduale), ma che consente di assicurarsi una tariffa fissa per 1-2 anni, senza subire gli effetti che possono derivare dall’andamento del mercato all’ingrosso.
Sul mercato libero, poi, è possibile trovare delle offerte ad hoc, ad esempio per chi vuole sostituire la propria caldaia o installare dei pannelli fotovoltaici. Anche le offerte di questa tipologia sono reperibili sul “Portale Offerte” di Arera.
LA FORNITURA DI GAS E LE OFFERTE PLACET
Infine, per quanto riguarda il gas la situazione cambia: dal 10 gennaio 2024 il regime di maggior tutela esiste solo per i clienti vulnerabili, quindi tutti gli altri utenti non possono più tornare al mercato tutelato. Tuttavia, chi è già nel mercato libero del gas potrà passare alle cosiddette “offerte Placet”, che prevedono delle condizioni contrattuali identiche a quelle del mercato tutelato, ma con un prezzo di commercializzazione stabilito dal venditore.
Tutti i fornitori devono avere due offerte di questo tipo, sia per la luce che per il gas: un’offerta a prezzo fisso – con la componente energia elettrica o gas bloccata per almeno 12 mesi – e un’offerta a prezzo variabile, che può essere modificata solo da Arera in base alle variazioni di costo della materia prima. Per la fornitura di gas, l’unico requisito è consumare meno di 200.000 Smc (standard metro cubo) all’anno.