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Come funzionano i nuovi incentivi alle auto elettriche (e non solo)

Fino a 5.000 euro per l’acquisto di auto elettriche e 4.000 per le ibride: ecco come funzionano i nuovi incentivi del Governo. Fatti, numeri e perplessità sull’ecobonus 

Tornano gli incentivi alle auto elettriche. Per il 2022 il Governo ha messo sul piatto fino a 650 milioni di euro, secondo quanto è emerso, ieri, dalla riunione a Palazzo Chigi tra il sottosegretario Roberto Garofoli e i ministeri di Daniele Franco, Giancarlo Giorgetti, Roberto Cingolani, Enrico Giovannini e Andrea Orlando (alcuni ministri erano presenti di persona, altri hanno delegato).

Lo stanziamento, però, potrebbe risultare poco efficace, secondo quanto dichiara Motus-E, associazione che raccoglie tutti gli stakeholders della mobilità elettrica.

Andiamo per gradi.

I NUOVI INCENTIVI ALLE AUTO ELETTRICHE

Gli incentivi riguarderanno auto elettriche, ibride ed Euro 6. Le auto elettriche, con emissioni comprese tra 0 e 20 grammi di CO2 per chilometro, potranno accedere a un contributo di 5 mila euro rottamando un veicolo omologato in una classe inferiore all’Euro 6. In assenza di rottamazione il bonus sarà di 3.000 euro.

Per le auto ibride (20-60 grammi di CO2 per chilometro), l’incentivo è pari a 4.000 euro, con rottamazione, per una spesa massima di 45.000 euro. Per i veicoli temici, con emissioni comprese tra 61 e 135 grammi di CO2, l’incentivo è si 2.000, con rottamazione, a fronte di una spesa massima di 30mila euro.

LE PAROLE DI GIORGETTI

“Era ora, finalmente arrivano incentivi per settore in grande sofferenza”, ha commentato il ministro allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti.

MOTUS-E: INCENTIVI POCO EFFICACI?

Gli incentivi non convincono Motus-E. “I nuovi incentivi alle auto elettriche, seppur positivi, rischiano di non essere pienamente efficaci”, spiega Francesco Naso, segretario generale dell’associazione. “In base a quanto apprendiamo da fonti di stampa, infatti, il Governo sta concedendo fino a 5.000 euro di incentivi per le auto pure elettriche a fronte di una spesa massima di 35.000 euro, mentre fino a 4.000 euro per auto ibride plug-in a fronte di una spesa massima di 45.000 euro. Questo è incoerente con la prontezza degli sviluppi tecnologici in gioco e con le politiche sulle infrastrutture di ricarica messe in campo sinora: infatti da una parte lo Stato finanzierà con 740 milioni di euro le infrastrutture di ricarica ad alta potenza, dall’altra incentiverà auto che non ricaricano ad alta potenza. Servirebbe coerenza fra le misure.”

NIENTE INCENTIVI ALLE FLOTTE AZIENDALI

Il provvedimento non si allarga alle flotte aziendali. Si tratta di “un’occasione persa – continua il segretario generale di Motus-E – Come già detto, le flotte aziendali possono essere strumento di vera diffusione dei mezzi a batteria, portando sul mercato dell’usato, nel giro di 3-4 anni, veicoli elettrici che potranno essere acquistati anche da famiglie che non possono permettersi un mezzo nuovo”.

“Il rischio vero è che l’ecobonus non sia del tutto efficace e che le risorse messe a disposizione non vengano utilizzate del tutto.” conclude Naso.

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