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Rinnovabili

Come la Gran Bretagna elettrizza la Francia (che ha problemi con il nucleare)

La Gran Bretagna tiene le centrali a carbone aperte per aiutare la Francia e scongiurare blackout nel Vecchio Continente 

Se la Brexit divide, la guerra russa contro l’Ucraina unisce. E così la Gran Bretagna, a partire da Aprile, è corsa in soccorso dell’Europa continentale, diventando un esportatore di elettricità per la prima volta dal 2017.

Un aiuto diretto in particolare alla Francia, dove diversi reattori nucleari sono fermi.

GRAN BRETAGNA ESPORTATORE DI ELETTRICITA’

“I dati di National Grid mostrano che la Gran Bretagna è stata un esportatore netto di elettricità tramite cavi sottomarini che si collegano a paesi tra cui Francia, Belgio e Paesi Bassi, ogni mese dall’inizio di aprile”, scrive in esclusiva il Financial Times, aggiungendo che si tratta di “un cambiamento significativo”.

Il Paese, infatti, solitamente fa affidamento sulle importazioni dal continente per bilanciare la propria rete e l’ultima volta che il paese è stato un esportatore netto di elettricità su base mensile è stato nel novembre 2017.

SI RITORNA AL CARBONE

In nome del nuovo ruolo, il governo del Regno Unito ha anche recentemente ordinato alla National Grid di mantenere aperte due grandi centrali elettriche a carbone che avrebbero dovuto chiudere a settembre.

L’energia è diretta soprattutto in Francia. “I due operatori di sistema (Gran Bretagna e Francia, ndr), parlano continuamente e il concetto di supporto reciproco in tempi di stress c’è sempre stato”, ha affermato Fintan Slye, capo della National Grid ESO.

LA TEMPESTA PERFETTA

D’altronde Parigi fa i conti con quella che possiamo definire “la tempesta perfetta”, con la produzione nucleare più bassa da oltre 10 anni, poiché metà dei 56 reattori del paese, a maggio erano spenti.

Le difficoltà in Francia hanno spinto i prezzi dell’elettricità nel paese a livelli record, “il che ha portato al regolare verificarsi di esportazioni (della Gran Bretagna) in Francia”, ha affermato Joe Camish, analista principale della società di consulenza Cornwall Insight.

IN FRANCIA SI CHIEDE CONTRIBUTO DEI CITTADINI

L’emergenza energetica ha anche spinto le più grandi compagnie energetiche francesi (EDF, TotalEnergies ed Engie) hanno esortato famiglie e imprese a ridurre “immediatamente” il loro consumo di energia.

“La situazione nucleare francese e la guerra in Ucraina hanno cambiato l’equilibrio tra esportazione e importazione di energia dal continente al mercato GB”, ha affermato Phil Hewitt, direttore della società di consulenza energetica EnAppSys.

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