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Nucleare Francia

Come l’energia da fusione nucleare può aiutare a combattere il cambiamento climatico

Un grande vantaggio della fusione è che molto probabilmente produrrà poche scorie radioattive rispetto alla fissione

Gli scienziati statunitensi martedì scorso, 13 dicembre, hanno annunciato una svolta nell’energia da fusione nucleare, potenzialmente un passo verso il giorno in cui potremo sfruttare il processo che accende il sole per generare elettricità senza emissioni di carbonio, mentre il mondo sta lottando con il cambiamento climatico.

Ecco alcune delle questioni principali che riguardano l’energia da fusione nucleare.

COS’È L’ENERGIA DA FUSIONE NUCLEARE

La fusione si verifica quando due atomi leggeri, come l’idrogeno, vengono riscaldati a temperature estreme di 100 milioni di gradi Celsius e poi si fondono in un atomo più pesante, rilasciando grandi quantità di energia. È diverso dalla fissione nucleare, in cui un reattore spara un neutrone in un atomo di uranio, scindendolo in due atomi più piccoli.

COSA HANNO OTTENUTO GLI SCIENZIATI AMERICANI DALL’ESPERIMENTO NUCLEARE

Utilizzando una tecnologia avanzata, incluso uno dei laser più grandi del mondo, gli scienziati del Lawrence Livermore Institute, in California, hanno focalizzato i raggi su un isotopo di idrogeno più piccolo di un pisello, producendo una reazione di fusione che per un istante ha generato più energia di quella necessaria per iniziare.

Gli scienziati al di fuori del laboratorio hanno affermato che, se i risultati preliminari sono accurati, rappresentano un progresso nel lavoro che va avanti da decenni, ma che la fusione non è ancora assolutamente vicina alla produzione di energia su scala commerciale.

Tony Roulstone, un esperto di energia nucleare dell’Università di Cambridge, ha affermato che l’esperimento sembra essere un successo perché l’energia rilasciata dalla reazione è stata superiore all’energia fornita al bersaglio dal laser. La produzione di energia dell’esperimento, però, era solo lo 0,5% della grande quantità di energia necessaria per accendere il laser. “Un obiettivo ingegneristico per la fusione sarebbe recuperare gran parte dell’energia utilizzata nel processo e ottenere un guadagno di energia pari al doppio dell’energia che è andata nei laser”, ha detto Roulstone.

FUSIONE NUCLEARE E CAMBIAMENTO CLIMATICO

Potenzialmente, la fusione nucleare potrebbe aiutare a combattere il cambiamento climatico. Oltre ad aumentare enormemente l’energia delle reazioni di fusione, gli scienziati devono produrle più volte al secondo, su base costante.

Il ridimensionamento di tale processo fino ad una centrale elettrica e la costruzione di impianti sufficientemente grandi da coprire una parte significativa della crescente domanda mondiale di elettricità richiederebbe sforzi epocali che avrebbero bisogno di materiali, terreni e normative chiare per l’industria, ed i politici che sostengono i combustibili e le infrastrutture esistenti potrebbero opporsi ed ostacolare i rapidi cambiamenti.

Mentre la ricerca dell’energia da fusione si sviluppa nell’arco di un decennio – o potenzialmente molto più a lungo – secondo scienziati ed ambientalisti i Paesi dovranno continuare a muoversi in modo aggressivo verso l’energia eolica e solare, lo stoccaggio di energia (incluse le batterie), l’energia di fissione di nuova generazione e altre alternative per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.

Un grande vantaggio della fusione è che molto probabilmente produrrà poche scorie radioattive rispetto alla fissione.

GLI ALTRI TIPI DI ENERGIA DA FUSIONE IN FASE DI SVILUPPO

Secondo la Fusion Industry Association, le società private hanno raccolto circa 5 miliardi di dollari da investitori – sia privati che compagnie petrolifere – e finanziamenti pubblici. Otto società, tra cui Focused Energy e First Light Fusion, mirano ad utilizzare i laser per avviare delle reazioni di fusione nucleare.

Circa 15 aziende – tra cui Commonwealth Fusion Systems e TAE Technologies – vogliono utilizzare dei potenti magneti per confinare il combustibile di fusione sotto forma di plasma, un quarto stato della materia che contiene particelle cariche. Circa 10 aziende stanno provando altri metodi, incluso un mix di magneti e laser.

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