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Incentivi

Come l’Europa e l’Italia si staccheranno dalla Russia e fronteggeranno il caro bollette

Tra le misure un tetto ai prezzi di acquisto sia del gas che dell’energia elettrica. Limite al quale dovrebbe affiancarsi almeno in Italia, un nuovo azzeramento degli oneri di sistema oltre alla conferma del taglio dell’Iva al 5% per il gas

“Cinque anni per azzerare la dipendenza energetica dalla Russia. Con un percorso che porterà all’eliminazione graduale dell’import di gas petrolio e carbone entro il 2027. Riuniti a Versailles – nel vertice che li ha visti prendere l’impegno solenne di ‘aumentare le spese per la difesa’ – i leader hanno dato mandato alla Commissione per mettere a punto un piano in grado di definire con esattezza le fonti alternative che dovrebbero sostituire l’acquisto di combustibili fossili da Mosca. Sarà presentato verso la metà di maggio”. Lo scrive La Stampa dando conto di quanto si è discusso ieri nel vertice francese da parte dei capi di Stato e di governo europei.

ANCORA NESSUNA INTESA SUI BOND UE

Il percorso è quello illustrato qualche giorno fa dall’esecutivo Ue, il RePower Eu sul quale “restano alcuni interrogativi sulle modalità di finanziamento di questa nuova transizione energetica visto che al momento non c’è l’intesa sui bond comuni chiesti da Italia e Francia”, prosegue il quotidiano torinese.

IN ITALIA SI LAVORA A UN PIANO PER FRONTEGGIARE GLI EFFETTI DELLA CRISI UCRAINA

Intanto sul fronte italiano “il quadro degli aiuti a famiglie e imprese per fronteggiare gli effetti della guerra in Ucraina è quasi pronto. Ma prima di approvarlo si aspetta che sia definita anche la ‘cornice’. L’intenzione del governo è muoversi all’interno di misure comuni europee. Il modello è quello dei vaccini Covid – scrive Il Messaggero -. Una sotia di successo che si intende replicare. Dunque prima di mettere a terra il pacchetto di aiuti si aspetterà l’esito del vertice die capi di Stato di Versailles e poi l’Eurogruppo e l’Ecofin di lunedì e martedì prossimo”.

MISURE DA 25-30 MILIARDI DI EURO

Delle misure da mettere in campo si è comunque parlato nel Consiglio dei ministri di ieri. “Contro il caro-energia la soluzione che potrebbe emergere dal confronto europeo è quella di un tetto ai prezzi di acquisto sia del gas che dell’energia elettrica. Limite al quale dovrebbe affiancarsi almeno in Italia, un nuovo azzeramento degli oneri di sistema oltre alla conferma del taglio dell’Iva al 5% per il gas”, scrive ancora il Messaggero che anticipa anche una sterilizzazione parziale dell’Iva per i carburanti e un costo complessivo delle misure tra i 25 e i 30 miliardi di euro.

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