“Come Mimit – ha dichiarato il ministro Adolfo Urso – favoriamo le migliori condizioni attraverso incentivi normativi e semplificazioni procedurali, affinché il nostro Paese diventi la prima scelta per gli investitori internazionali”
Sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy è stata pubblicata la “Strategia per l’attrazione degli investimenti esteri nei data center”, un elemento fondamentale per la competitività digitale e tecnologica del nostro Paese.
ITALIA HUB MEDITERRANEO DEI DATA CENTER
La strategia, elaborata grazie ad un ampio confronto con amministrazioni centrali (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero dell’Università e della Ricerca, Dipartimento per la Trasformazione Digitale) e territoriali, associazioni di categoria e operatori industriali, mira a rafforzare il ruolo dell’Italia come hub digitale europeo e mediterraneo, promuovendo uno sviluppo diffuso delle infrastrutture di data storage e cloud a servizio di imprese, pubblica amministrazione e cittadini.
URSO: “UNA RETE TECNOLOGICA SOLIDA È DETERMINANTE PER LA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE”
“Attrarre investimenti esteri nei data center – ha dichiarato il ministro Adolfo Urso – è essenziale per rendere l’Italia un hub strategico nella gestione, innovazione e sicurezza dei dati europei e globali. Una rete tecnologica solida e resiliente è determinante per la competitività delle nostre imprese. Come Mimit, favoriamo le migliori condizioni attraverso incentivi normativi e semplificazioni procedurali, affinché il nostro Paese diventi la prima scelta per gli investitori internazionali”.
LE AREE DA DEDICARE AI DATA CENTER
Nel documento pubblicato, il Mimit evidenzia tra i principali punti di forza del sistema Paese la presenza diffusa di aree industriali dismesse (“siti brownfield”), che saranno mappate, già urbanizzate e immediatamente disponibili per nuovi insediamenti produttivi, riducendo così sensibilmente il consumo di suolo.
A questi si aggiungono una rete energetica stabile e capillare, un accesso in costante crescita all’energia da fonti rinnovabili e una connettività digitale ad altissima velocità, garantita dalla diffusione delle reti in fibra ottica e ultra-broadband su tutto il territorio nazionale e dalla presenza di numerosi cavi sottomarini che atterranno nel Paese.
DATA CENTER, SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE
Grande attenzione è riservata anche ai temi di sostenibilità e innovazione, con l’indicazione di puntare a regole per l’efficienza energetica, al riuso delle acque, al contenimento dell’impatto ambientale e al recupero del calore prodotto. La strategia evidenzia inoltre l’importanza degli investimenti in capitale umano e formazione nelle discipline STEM, promuovendo la collaborazione con università e centri di ricerca per creare nuove competenze e fare dell’Italia un punto di riferimento per i talenti digitali.
LE AZIONI PER UNA POLITICA DI ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI
Per acquisire ancora maggiore centralità in questo mercato, vista l’attuale fase in cui ci troviamo, il Mimit ritiene che l’Italia debba:
- Identificare chiaramente il segmento industriale e introdurre una specifica destinazione d’uso industriale per i DC
- semplificare i processi autorizzativi a prescindere dalla dimensione dei DC
- premiare gli impianti particolarmente attenti alle tematiche ambientali per quanto
attiene il settore elettrico, idrico e di produzione del calore.
- creare normative adeguate e uniformi su tutto il territorio nazionale con indicazione certa delle tempistiche delle varie fasi relative al processo autorizzativo.
- individuare le migliori aree di sviluppo di queste infrastrutture a cominciare dai siti industriali dismessi
- continuare ad investire nelle reti elettriche
- sostenere gli investimenti nella produzione di energia rinnovabile e nello stoccaggio
- tenere sotto controllo i prezzi dell’energia
- assicurare il riutilizzo delle acque trattate/depurate e promuovere soluzioni circolari nell’uso delle acque soprattutto nelle aree a forte stress idrico
- prevedere misure di sensibilizzazione per le realtà locali al fine di promuovere una corretta percezione degli investimenti in DC
- individuare e sviluppare nuovi talenti
- incentivare l’adozione delle tecnologie correlate
A riprova della grande attenzione che l’Italia sta ponendo sul tema dei data center, il Mimit ricorda che è attualmente all’attenzione della Camera e del Senato un Disegno di Legge di iniziativa parlamentare che mira a definire una normativa generale per lo sviluppo dei centri di elaborazione dati. Inoltre, si sta lavorando a strumenti di sostegno (MIMIT – voucher) che spingano le piccole e medie imprese ad adottare servizi di cloud e cybersecurity.
LE AREE DI SVILUPPO PER GLI INVESTITORI
Secondo il Mimit, è necessario continuare a migliorare l’attrattività del Paese per gli investimenti tecnologici, tra cui quelli legati ai DC. Tali investimenti devono essere distribuiti in modo omogeneo sul territorio che, già oggi, ben si presta a garantire prestazioni elevate per tutta una serie di caratteristiche che lo contraddistinguono rispetto agli altri Paesi europei ed extra europei.
Sia il Nord Italia, già meta di investimenti nel settore dei Data Center, che il Centro e Sud Italia (isole comprese) sono in grado di garantire la presenza di un terreno fertile disviluppo in grado di garantire le stesse performance per i servizi abilitati dai DC. In questo contesto, quindi, individuare fin da subito l’area migliore diventa un fattore cruciale per l’investimento.
Il 24 aprile 2024 il Ministero delle imprese e del made in Italy ha lanciato il portale investinitaly.gov.it, una vera e propria vetrina per rendere più semplice investire in Italia, che presenta una specifica sezione denominata “opportunità localizzative”. Questa sezione accompagna gli investitori nella scelta del migliore territorio Regione per Regione indicando, tra le altre cose, le zone disponibili e la relativa ubicazione.
IL SISTEMA INFORMATIVO NAZIONALE FEDERATO DELLE INFRASTRUTTURE (SINFI)
Questo portale ha rappresentato il primo passo di una mappatura che ora si intende potenziare grazie all’utilizzo del Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture (SINFI). Il SINFI costituisce il catasto di tutte le infrastrutture fisiche presenti nel soprasuolo e sottosuolo del territorio nazionale. Confluiscono nel SINFI tutte le banche dati contenenti informazioni sulle reti di comunicazione elettronica ad alta velocità e sulle infrastrutture fisiche funzionali ad ospitarle da parte dei gestori delle infrastrutture fisiche, sia pubblici che privati, nonché da parte degli enti pubblici che ne sono detentori.
Il sistema cartografico, realizzato da Infratel Italia per conto del Mimit, permette di visualizzare, su mappa georeferenziata, reti tlc (cavidotti, gallerie polifunzionali, cunicoli tecnologici, pali, tralicci, pozzetti, armadi ed edifici ad uso esclusivo), reti idriche, reti fognarie, reti elettriche (ad esempio l’illuminazione pubblica), reti del gas, oleodotti, reti di teleriscaldamento.
CONCLUSIONI
Questo strumento, di riferimento per la progettazione grazie ad un aggiornamento costante a fronte di nuove installazioni o di modifiche agli impianti, supporta la velocizzazione dei processi realizzativi generando benefici economici nell’intera filiera. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha deciso di potenziare il SINFI con funzionalità dedicate allo sviluppo dei data center sul territorio nazionale.
Tutte queste informazioni, unitamente alle azioni previste e indicate nel documento di indirizzo strategico – come ad esempio una normativa omogenea sul territorio, gli strumenti di semplificazione normativa, il potenziamento della formazione e dell’istruzione, gli investimenti in tecnologie innovative – permetteranno un migliore orientamento delle scelte strategiche degli investitori per il posizionamento dei siti in termini di efficacia, efficienza ed economicità, il tutto mantenendo un atteggiamento rigoroso dal punto di vista dell’ambiente.


