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Minerali Critici

Con le restrizioni della Cina, l’Ue ha bisogno dei metalli critici delle aziende europee

L’ex viceministro cinese del Commercio, Wei Jianguo, ha dichiarato che la restrizione all’esportazione di gallio e germanio “è solo l’inizio” di un’escalation di una guerra tecnologica con gli Stati Uniti

L’Unione europea sta chiedendo ai produttori europei di alluminio e zinco di produrre nelle loro fonderie il gallio e il germanio come sottoprodotti, mentre cerca delle alternative, dopo che la Cina ha imposto delle restrizioni all’esportazione.

LE RESTRIZIONI DELLA CINA SU GALLIO E GERMANIO

La scorsa settimana, infatti, la Cina ha scioccato la catena di approvvigionamento e i mercati dei chip, annunciando dei controlli sulle esportazioni di due metalli – gallio e germanio – a partire dal prossimo 1° agosto. Questi metalli critici sono utilizzati nella produzione di microchip. L’ex viceministro cinese del Commercio, Wei Jianguo, ha dichiarato che la restrizione all’esportazione di gallio e germanio “è solo l’inizio” di un’escalation di una guerra tecnologica con gli Stati Uniti.

Secondo l’US Geological Survey (USGS), la Cina nel 2022 rappresentava il 98% della produzione mondiale di gallio e controllava il 68% della produzione globale di raffineria di germanio. I metalli – che non si trovano naturalmente – sono sottoprodotti delle raffinerie di altri metalli. Il gallio è un sottoprodotto della lavorazione della bauxite e dei minerali di zinco, mentre il germanio è un sottoprodotto della produzione di zinco.

I PROBLEMI DEI PRODUTTORI EUROPEI

Le restrizioni della Cina hanno colto l’Europa nel mezzo della guerra tecnologica, e l’Ue ora sta chiedendo con urgenza ai produttori locali se possono produrre gallio e germanio. Tuttavia, la crisi energetica dello scorso anno e la crisi industriale hanno portato le fonderie di alluminio e zinco a ridurre o interrompere le operazioni, il che renderà difficile per l’Europa produrre gallio e germanio a livello locale.

L’Ue ha contattato il produttore greco di alluminio Mytilineos Energy & Metals per chiedergli di valutare la produzione di gallio come sottoprodotto nella sua raffineria di bauxite. “Quando non puoi produrre in modo competitivo la tua merce principale perché le condizioni sono così problematiche, potrebbe essere stupido investire in un prodotto collaterale come il gallio”, ha commentato Nick Keramidas, direttore esecutivo Affari europei dell’azienda greca.

LA NORMATIVA UE PER RILANCIARE L’INDUSTRIA DEI CHIP

All’inizio di questa settimana, il Parlamento europeo ha adottato una normativa per rilanciare l’industria dei chip Ue, ma questa sarà una soluzione a lungo termine al problema attuale. “L’Europa deve sostenere e riconoscere il ruolo vitale dell’alluminio in molti settori industriali critici”, ha affermato l’associazione European Aluminium, commentando le restrizioni all’esportazione della Cina, spiegando che, “con le condizioni quadro appropriate e gli investimenti strategici, le raffinerie europee di allumina hanno il potenziale di riprendere la produzione di gallio e ridurre la nostra dipendenza dalle importazioni cinesi di questo metallo sempre più vitale”.

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