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Orsini Confindustria

Confindustria nomina Emanuele Orsini nuovo presidente

Nella mattinata di oggi il consiglio generale di Confindustria ha nominato il successore di Carlo Bonomi. L’imprenditore emiliano resta in corsa da solo, l’elezione il 23 maggio

È ufficialmente Emanuele Orsini il nuovo presidente designato di Confindustria con 147 voti del consiglio generale su 173 presenti, 14 assenti, e 9 schede bianche. Pronostico facile visto che ieri, con una lunga lettera, Edoardo Garrone aveva deciso di lasciare la corsa per la presidenza di Confindustria. Una decisione presa alla vigilia del consiglio generale in programma oggi, in cui si voterà il successore di Carlo Bonomi.

Al voto, in base ai consensi ottenuti e ratificati dai tre saggi (Mariella Enoc, Andrea Moltrasio, Ilaria Vescovi), erano giunti due candidati: Edoardo Garrone ed Emanuele Orsini. Adesso in lizza resta il solo Orsini, che si avvia quindi ad essere nominato nuovo presidente dell’associazione degli industriali italiani.

CONFINDUSTRIA: LA LETTERA DI EDOARDO GARRONE

Nella lunga lettera diffusa ieri Garrone, presidente di ERG e del Gruppo 24 Ore, ha spiegato che “per una Confindustria forte occorre mettere un candidato nelle condizioni di poter scegliere liberamente la propria squadra e la propria struttura, senza condizionamenti e negoziazioni che ne sancirebbero il fallimento sin dall’inizio”. La candidatura di Garrone sarebbe stata “per una presidenza al servizio della Confindustria, e non una Confindustria al servizio del presidente”, ma “la scelta di anteporre il fine alla persona mi impone di fare un passo indietro e di consentire ad Emanuele Orsini di trovare le condizioni ideali per guidare Confindustria senza condizionamenti, con grande senso di responsabilità ed in nome di un fine collettivo, molto più importante di noi singoli”.

LA LETTERA DI  ORSINI AGLI ASSOCIATI

A quella di Garrone è seguita una lettera di Emanuele Orsini agli associati. “I valori espressi – scrive il candidato presidente di Confindustria – sono gli stessi che mi hanno ispirato quando mi sono proposto per guidare il sistema. Domani (oggi, ndr) andremo al voto e sarà importante stringerci attorno a questo progetto di unità. Condivido con Edoardo che dovremo dimostrare anche a coloro che potrebbero aver avuto dei dubbi, la forza e l’autorevolezza di Confindustria”.

Per Orsini alcuni dei principi e valori che devono guidare l’associazione sono “lealtà, spirito di squadra, desiderio di ripristinare appieno il ruolo di una Confindustria a servizio delle imprese e della crescita del Paese. La nostra responsabilità sarà grande ma, insieme, riusciremo a riportare Confindustria a quella credibilità necessarie per avere un ruolo nelle scelte dell’Italia”.

“RIDARE CREDIBILITÀ AL SISTEMA CONFINDUSTRIA”

Come scrive Gianluca Zappa su Start Magazine, “Orsini avrà ora il compito di ridare credibilità al sistema confindustriale dopo l’esclusione di Gozzi e dopo 20 anni di “gestioni politiciste”, cioè più attente ai rapporti politici che non alla genuina rappresentanza degli interessi dell’impresa, in un Paese in cui sopravvive ancora la cultura antindustriale.

Da Orsini ci si attende il rafforzamento della struttura confindustriale, il dialogo con il governo, dopo il voto europeo, per cambiare le normative ideologiche Ue, il rinnovamento delle relazioni industriali e la volontà di ridurre la pressione fiscale sulle imprese”.

LA SCHEDA DI EMANUELE ORSINI

Nato nel 1973, Emanuele Orsini è vicepresidente uscente di Confindustria con delega al Credito, alla Finanza e al Fisco. Modenese, è amministratore delegato di Sistem Costruzioni e di Tino Prosciutti. È anche presidente di Maranello Residence, consigliere delegato di Sistem Cubiertas Iberica Sl e consigliere di amministrazione di Afi – Associazione Forestale Italiana. In passato è stato anche presidente di FederlegnoArredo. Orsini presenterà la propria squadra il prossimo 18 aprile.

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