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Consiglio Informale Praga

Energia, l’Ue si riunisce ancora. Possibile svolta sul tetto al prezzo del gas?

I ministri dell’Energia dei paesi membri sono riuniti al Consiglio informale di Praga. Al centro il price cap

Nuovo round di riunioni dell’Unione europea per decidere sulla questione energetica. Dopo il fallimento degli incontri della scorsa settimana tra i capi di governo, stavolta (ieri e soprattutto oggi) tocca ai ministri dell’Energia dei Paesi membri provare a imprimere una nuova svolta sulle trattative inerenti il tetto al prezzo del gas. Perché malgrado le negazioni e le posticipazioni la questione dirimente rimane sempre quella.

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Stamani, intanto, sono già emersi alcuni aggiornamenti. Come rivelato da Bloomberg, Berlino e Amsterdam – tra i principali critici del cap al gas per evidenti interessi personali – avrebbero presentato un piano da dieci misure contro aumenti di prezzo, razionamenti di carburante e per un nuovo calmiere sul Gnl. Dal documento, riporta tra l’altro Reuters, emerge la necessità di trattare con i nuovi principali partner energetici europei: Stati Uniti, Norvegia, Algeria. Ipotesi tetto soltanto al gas russo sul tavolo.

L’INTESA SUL TETTO AL GAS RIMANE DIFFICILE

Sulla questione principale, del tetto al gas, si rimane in alto mare insomma. I ragionamenti sembrano concreti su tutto il resto. Terje Aasland, ministro dell’Energia norvegese, ha chiuso all’ipotesi del calmiere europeo: “Il governo non lo raccomanda. Per noi è importante mantenere l’alto livello di esportazione di gas verso il mercato europeo per stabilizzarlo e gli dirò cosa stiamo facendo per prepararci a questo inverno”, ha specificato. Interessi personali, appunto.

Il dibattito continua ma è confuso. Anche dall’Ungheria arriva l’ennesima chiusura al cap: il ministro degli Esteri e del Commercio ungherese, Peter Szijjarto, al suo arrivo al Consiglio informale ha detto che “i russi sono stati molto chiari, hanno detto in caso di introduzione di un price cap al gas taglieranno le forniture e ciò metterebbe a rischio l’approvvigionamento energico. Ovviamente noi non lo sosteniamo”.

L’accordo generale c’è, invece, sul disaccoppiamento dei prezzi tra elettricità e gas in bolletta ha confermato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Su una maggiore riduzione della domanda, la solidarietà tra Paesi Ue, un intervento sui prezzi e gli acquisti comuni di gas, invece, a detta della Commissaria all’Energia Kadri Simson (rientrata dal viaggio in Algeria dove per la firma di nuovi accordi di cooperazione energetica) arrivata nella capitale ceca.

Anche per il ministro irlandese dell’Ambiente Eamon Ryan “dobbiamo riconoscere che il tema dei tetti è complicato e potrebbe non essere possibile averlo pronto entro il Consiglio Europeo della prossima settimana. Dovremmo puntarci ma se occorre qualche settimana in più non penso che dovremmo legarci alla scadenza solo perché c’è il Consiglio Europeo”. I lavori, intanto, proseguiranno tutto oggi.

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