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Pichetto

Contro il caro energia in arrivo il calmiere allo spread sul gas

Il Ministro: “Vedremo di accompagnare il nostro sistema verso il futuro”. In arrivo il decreto per calmierare i prezzi e si chiude il dossier sulle aree idonee.

Il Governo si prepara a varare un nuovo intervento per sostenere il sistema produttivo e le famiglie contro il caro energia, con l’obiettivo di “accompagnare il nostro sistema verso il futuro” e rafforzare la capacità produttiva nazionale. Ad annunciarlo è stato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, parlando a margine di un evento di Confartigianato a Chia, in Sardegna. Le sue parole delineano una strategia a tutto campo, che spazia da un imminente decreto energia a una stretta sulla liberalizzazione selvaggia delle rinnovabili.

IN ARRIVO IL DECRETO ENERGIA PER CALMIERARE I PREZZI

“Tra qualche giorno può andare in Consiglio dei Ministri”. Con queste parole, Pichetto ha confermato l’arrivo di un nuovo Decreto Energia, il cui cuore sarà un intervento “di sollievo” per affrontare la differenza tra il prezzo internazionale del gas (TTF) e quello italiano, che risulta superiore. Il Ministro ha ammesso che non sarà “risolutivo di nulla”, ma si inserisce in un confronto serrato con le organizzazioni produttive per definire un percorso di aiuti compatibile con i conti pubblici.

NUOVO AIUTO PER LA MANIFATTURA ITALIANA

Il peso del gas resta fondamentale nella determinazione del prezzo, ha spiegato Pichetto, e questo crea “una difficoltà enorme” per il mondo produttivo medio, ovvero la manifattura che rappresenta la forza del Paese. Per questo, ha assicurato il Ministro, “come Governo vedremo di fare un intervento” che si affiancherà a misure già varate, come l’energy release per i grandi consumatori, per sostenere il sistema nella transizione.

RINNOVABILI, STRETTA SULLA LIBERALIZZAZIONE CON LE AREE IDONEE

Il Ministro è intervenuto anche sul boom di richieste per impianti eolici e fotovoltaici in Sardegna, attribuendolo a una “totale liberalizzazione avvenuta in passato”. Per porre un argine, ha annunciato che si sta chiudendo in questi giorni il sistema delle aree idonee, che “parlerà chiaro” fissando paletti precisi, come le distanze dai monumenti, e privilegiando aree già compromesse come cave e zone industriali. Molte istanze per l’eolico, ha aggiunto, sono incompatibili con la rete attuale e sembrano solo un tentativo di “collocarsi tra i primi senza avere il punto finale”.

SARDEGNA, ADDIO AL CARBONE CON DUE RIGASSIFICATORI

Pichetto ha inoltre celebrato l’accordo raggiunto con la Sardegna, che chiude un contenzioso energetico durato anni. “Abbiamo trovato un punto di equilibrio che prevede due rigassificatori, uno a Porto Torres e uno a Oristano, e una pipeline di collegamento”, ha spiegato. Questo permetterà di “superare il carbone”, una fonte che oltre a essere inquinante, “costa anche di più”.

LE SFIDE DEL FUTURO: IDROGENO COMPETITIVO E SICUREZZA ENERGETICA

Guardando al futuro, il Ministro ha ribadito l’impegno sull’idrogeno, pur ammettendo che al momento “i prezzi sono ancora molto alti” e le imprese hanno bisogno di competitività. Infine, ha difeso la scelta di non smantellare ancora le centrali a carbone nel resto d’Italia: “Non me la sento, perché mi basta un incidente su una delle pipeline, dall’Algeria, dalla Libia o dall’Azerbaigian, e a quel punto saremmo in ginocchio”.

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