Il ministro Pichetto Fratin a Belém delinea la strategia nazionale: 3,44 miliardi di euro per la finanza climatica e un approccio pragmatico contro le derive ideologiche, per non danneggiare l’economia e i cittadini.
Un impegno finanziario quadruplicato e una nuova alleanza internazionale per spingere sui biocarburanti sostenibili. Sono questi i pilastri dell’intervento con cui il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha presentato la posizione dell’Italia al Segmento di Alto Livello della COP30, in corso a Belém. A delineare la strategia italiana è un approccio che mira a coniugare l’ambizione climatica con la sostenibilità economica e sociale, rifiutando posizioni ideologiche a favore di un concreto pragmatismo.
UN IMPEGNO FINANZIARIO QUADRUPLICATO
L’Italia si presenta all’appuntamento della Cop30 di Belém con un contributo alla finanza per il clima notevolmente rafforzato. In un solo anno, il sostegno italiano è cresciuto in modo esponenziale, passando da 838 milioni di euro a 3,44 miliardi. Questo risultato è frutto della mobilitazione congiunta di risorse pubbliche e private attraverso il Fondo Italiano per il Clima, ma anche grazie al Piano Mattei, destinato a promuovere stabilità e crescita in Africa tramite partenariati incentrati proprio sulla transizione energetica.
LA STRATEGIA: PRAGMATISMO CONTRO IDEOLOGIA
La linea del governo è chiara: l’Italia, insieme all’Unione Europea, è determinata a proseguire nel percorso di riduzione delle emissioni, ritenuto prioritario per la salute, la tutela dei territori e l’autonomia strategica. Tuttavia, questo percorso, come confermato anche nei recenti consessi di Bruxelles, deve evitare approcci ideologici che rischiano di danneggiare i sistemi economici e sociali. È con questo spirito pragmatico che l’Italia intende lavorare per costruire un consenso ampio che risponda ai bisogni reali delle comunità.
BIOCARBURANTI, LA GRANDE SCOMMESSA SUI TRASPORTI
Sul fronte della mitigazione e della riduzione delle emissioni, la Penisola sostiene con forza il principio della neutralità tecnologica. In questo quadro, l’Italia si fa promotrice a Belém, insieme a Brasile e Giappone, di una nuova iniziativa denominata “Belem 4 per”. L’obiettivo è estremamente ambizioso: quadruplicare l’utilizzo globale dei biocarburanti sostenibili, considerati una leva essenziale per la decarbonizzazione di un settore complesso come quello dei trasporti.
ADATTAMENTO, DIGITALE E GIOVANI: LE ALTRE PRIORITÀ
L’adattamento ai cambiamenti climatici è ritenuto un altro tassello centrale. Proseguono, infatti, le iniziative collegate all’Adaptation Accelerator Hub, lanciato durante il G7 a Presidenza italiana, per sostenere i Paesi più vulnerabili nella creazione di progetti capaci di attrarre finanziamenti. In parallelo, l’Italia punta sull’innovazione digitale attraverso l’iniziativa 3DEN, sostenuta con UNEP e IEA, per sfruttare il potenziale del digitale nell’efficientamento dei consumi e nella creazione di reti più resilienti. Un’altra priorità è il coinvolgimento dei giovani, promosso tramite il programma Youth4Climate in partnership con UNDP, che ha già dato vita a 150 progetti guidati da giovani innovatori in tutto il mondo.
UN “MUTIRAO” GLOBALE PER CLIMA E CRESCITA
L’intero contributo dell’Italia a Belém si ispira al motto scelto dalla presidenza brasiliana per la COP30: “mutirao”. Un richiamo a lavorare insieme – governi, imprese, centri di ricerca e comunità locali – per affrontare una sfida comune, trovando soluzioni che sappiano combinare l’ambizione climatica con la necessaria azione per favorire stabilità, crescita e competitività.


