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Gas

Cosa succede al gas in Europa dopo lo stop a Nord Stream 2

I prezzi del gas di riferimento in Europa sono aumentati fino al 12% dopo l’annuncio

Il gas naturale europeo è balzato al massimo da tre settimane a questa parte a causa delle ultime notizie sui ritardi nell’avvio del Nord Stream 2.

LO STOP DELLE AUTORITA’ TEDESCHE AL NORD STREAM 2

Il regolatore tedesco delle reti ha infatti dichiarato di aver sospeso la procedura di certificazione per il progetto Nord Stream 2 perché l’operatore del gasdotto ha deciso di costituire una filiale tedesca, che sarà proprietaria della sezione del gasdotto nel Paese. Il processo di autorizzazione è stato interrotto fino al trasferimento di beni e persone nella nuova unità.

LA MOSSA HA FATTO INFURIARE GLI UCRAINI MA NON I POLACCHI

In risposta alla sospensione del processo di autorizzazione di Nord Stream 2, Yuriy Vitrenko, CEO di Naftogaz Ukrayiny, ha dichiarato su Twitter che con la mossa per creare una filiale tedesca i russi si sono fatti “beffe” delle regole europee e hanno esortato gli Stati Uniti a imporre sanzioni contro il nuovo entità.

La polacca PGNiG, tuttavia, ha accolto con favore la mossa. “La sospensione del processo di certificazione del Nord Stream 2 è un buon segno per la Polonia e l’Europa”, ha dichiarato in un tweet il CEO di PGNiG Pawel Majewski, secondo quanto riferisce S&P Global Platts. 

PREZZI DEL GAS ALLE STELLE

I prezzi del gas di riferimento in Europa sono aumentati fino al 12% dopo l’annuncio. Sebbene non sia chiaro come la mossa cambi i tempi delle autorizzazioni, si aggiunge agli sviluppi rialzisti di un mercato già di per sé affamato di energia. Molti in Europa si aspettano infatti che la Russia aumenti in modo significativo le forniture solo quando il gasdotto sarà approvato.

FLUSSI DI GAS DALLA NORVEGIA IN CALO DEL 10%

In aggiunta all’attuale periodo di ‘carenza’ di gas concomitante anche con un clima più freddo, “i flussi di gas dalla Norvegia, il secondo fornitore europeo dopo la Russia, sono diminuiti del 10% a causa di un’interruzione del gigantesco giacimento di Troll. Mentre la Cina ha segnalato che si sta preparando ad affrontare la carenza di carburante in alcune aree, il che significa che la concorrenza per il Gnl tra Europa e Asia rimarrà intensa”, ha sottolineato Bloomberg.

COSA FA GAZPROM

Le spedizioni di combustibile da Gazprom PJSC si sono riprese dopo un crollo all’inizio di questo mese, ma sono ancora molto al di sotto dei livelli dello scorso anno. La società ha segnalato di non essere interessata ad aumentare i volumi di gas di dicembre che transita attraverso altri territori in Europa.

“La riluttanza di Gazprom ad acquisire capacità di trasmissione a breve termine per aumentare o addirittura mantenere i suoi flussi attraverso Ucraina e Polonia ha portato a discussioni sui potenziali collegamenti con la possibile entrata in funzione del gasdotto Nord Stream 2”, ha affermato l’Agenzia per la cooperazione dei regolatori dell’energia (Acer) in un rapporto di mercato pubblicato questa settimana.

Secondo il Financial Times, mentre Gazprom ha iniziato ad aggiungere un po’ di gas ai suoi maggiori siti di stoccaggio in Germania e Austria durante il fine settimana, la Russia non è riuscita a prenotare ulteriore capacità di gasdotto, suggerendo che qualsiasi riempimento di stoccaggio verrà dai flussi esistenti.

“La Russia ha fatto quello che ha detto che avrebbe fatto, ma in modo molto limitato. Ciò che potrebbe ottenere una reazione maggiore dal mercato potrebbe essere il ritorno di Gazprom alle aste di fornitura gas a breve termine, come ha fatto negli anni precedenti”, ha detto al FT Laurent Ruseckas di IHS Markit.

MANCA UN’OPEC DEL GAS

Secondo Oilprice “il settore del gas naturale si trova in una posizione simile soprattutto perché manca un’organizzazione forte come OPEC per cercare di mantenere una parvenza di ordine con l’equivalente del gas naturale – il Forum dei paesi esportatori di gas (GECF) – che di solito preferisce avere un approccio distaccato”.

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