Unione Europea in controtendenza rispetto agli USA, gli investimenti nelle energie rinnovabili sono aumentati fino a raggiungere quasi 30 miliardi di dollari nella prima metà dell’anno
Gli investimenti statunitensi in progetti di energia rinnovabile sono crollati del 36% nella prima metà dell’anno, una contrazione di 20,5 miliardi di dollari che riflette la reazione degli sviluppatori ai cambiamenti politici promossi dalla Casa Bianca contro il settore. A subire il colpo più duro è stato il comparto eolico, dove gli investimenti sono precipitati del 67% e nessun nuovo progetto offshore ha ottenuto finanziamenti quest’anno. A lanciare l’allarme è un rapporto pubblicato da BloombergNEF (BNEF), che ha analizzato l’impatto delle nuove direttive e dell’incertezza politica sulla fiducia degli investitori nel mercato americano delle energie pulite.
I DATI DEL CROLLO E LE CAUSE
Secondo il rapporto, oltre alla contrazione complessiva, gli impegni specifici per i settori eolico e solare sono diminuiti del 18% nella prima metà del 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024. Tra le cause principali del calo, oltre ai diretti cambiamenti normativi, il report indica l’incertezza generata dalle politiche sui dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Questo rallentamento arriva in un momento critico. L’energia solare ed eolica sono diventate le principali fonti di nuova generazione elettrica negli Stati Uniti, ma la loro crescita si è basata in gran parte su sussidi governativi. Tali incentivi, tuttavia, hanno subito un forte ridimensionamento nel disegno di legge fiscale e di spesa promosso da Trump a luglio. Il tutto avviene mentre la domanda di elettricità è in forte aumento, spinta dalla crescita dei data center e dall’elettrificazione dei processi industriali.
“Stiamo davvero vedendo gli effetti che la nuova realtà negli Stati Uniti ha avuto sulla fiducia degli investitori”, ha affermato in un’intervista Meredith Annex, responsabile del settore Clean Power di BloombergNEF.
IL SETTORE EOLICO NEL MIRINO
Gli autori del rapporto sottolineano come il dichiarato disprezzo di Trump per l’energia eolica abbia aumentato drasticamente il rischio percepito dagli investitori. La conseguenza diretta è che nessun progetto eolico offshore è riuscito a ottenere finanziamenti quest’anno. Gli investimenti complessivi nel settore eolico sono diminuiti del 67% nella prima metà dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2024. Ancora più drastico il dato relativo alla spesa per l’eolico onshore (a terra), che è crollata dell’80% nella prima metà del 2025 rispetto alla seconda metà del 2024.
I CAPITALI FUGGONO VERSO L’EUROPA
Di fronte a questo scenario, il rapporto suggerisce che gli investitori potrebbero essere in procinto di riallocare i propri capitali verso mercati percepiti come più favorevoli e stabili. Un esempio è l’Unione Europea, dove, in controtendenza rispetto agli USA, gli investimenti nelle energie rinnovabili sono aumentati fino a raggiungere quasi 30 miliardi di dollari nella prima metà dell’anno.