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Dalle bollette al Superbonus e al fondo mobilità: tutte le novità della Manovra. Bozza

Le anticipazioni di Energia Oltre sulla Manovra 2021. La Bozza 

Proroga del Superbonus al 110%, fondo per la strategia di mobilità sostenibile, investimenti nelle infrastrutture e non solo. La Bozza 2021, con il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e il bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024, contiene importanti novità in materia di energia, mobilità, sostenibilità ed economia circolare.

Ecco le principali misure.

SUPERBONUS 110%

La Manovra 2021 proroga il Superbonus 110% al 2025, tra nuove restrizioni e nuove regole. “La detrazione spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025, nella misura del 110 per cento per quelle sostenute entro il 31 dicembre 2023, del 70 per cento per quelle sostenute nell’anno 2024 e del 65 per cento per quelle sostenute nell’anno 2025”; si legge nella Bozza di Bilancio che Energia Oltre ha visionato.

“Per gli interventi effettuati su unità immobiliari adibite ad abitazione principale dalle persone fisiche di cui al comma 9, lettera b), che hanno un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente, stabilito ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159, non superiore a 25.000 euro annui, la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022. Per gli interventi effettuati dai soggetti di cui al comma 9, lettera c), e dalle cooperative di cui al comma 9, lettera d), per i quali alla data del 30 giugno 2023 siano stati effettuati lavori per almeno il 60 per cento dell’intervento complessivo, la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023”, specifica la bozza.

E’ riconosciuta, inoltre, “una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, per le ulteriori spese documentate sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione di cui al presente comma, da ripartire tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, spetta nella misura del 50 per cento delle spese sostenute ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 5.000 euro. La detrazione spetta a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto. Qualora gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano effettuati nell’anno precedente a quello dell’acquisto, ovvero siano iniziati nell’anno precedente a quello dell’acquisto e proseguiti in detto anno, il limite di 5.000 euro è considerato al netto delle spese sostenute nell’anno precedente per le quali si è fruito della detrazione. Ai fini dell’utilizzo della detrazione dall’imposta, le spese di cui al presente comma sono computate indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione che fruiscono delle detrazioni di cui al comma 1”. 

MOBILITA’

In materia di mobilità, con la Manovra 2021, il Governo Draghi istituisce ilFondo per la strategia di mobilità sostenibile ”, con una dotazione di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026. 

“Al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di cui al pacchetto di misure presentato dalla Commissione europea il 14 luglio 2021, con la finalità di ridurre, entro l’anno 2030, le emissioni nette di almeno il 55 per cento rispetto ai livelli registrati nell’anno 1990, sino al raggiungimento, da parte dell’Unione europea, di emissioni zero entro l’anno 2050, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili è istituito apposito Fondo denominato “Fondo per la strategia di mobilità sostenibile ”, con una dotazione di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026, 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2027 e 2028, 200 milioni di euro per l’anno 2029, 300 milioni di euro per l’anno 2030 e 250 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2031 al 2034”, si legge nella Bozza della Legge di Bilancio.

NUOVE LINEE METROPOLITANE

E con l’obiettivo di promuovere una mobilità più sostenibile, viene incentivato anche il trasporto pubblico e la costruzione di nuove linee metropolitane.  “Al fine di promuovere la sostenibilità della mobilità urbana, anche mediante l’estensione della rete metropolitana e del trasporto rapido di massa, delle città di Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino, ivi comprese le attività di progettazione e l’acquisto o il rinnovo del  materiale rotabile, è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, 100 milioni di euro per l’anno 2024, 200 milioni di euro per il 2025, 250 milioni di euro per l’anno 2026 e 300 milioni di euro per l’anno 2027, 350 milioni di euro per l’anno 2028 e 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2029 al 2036”, di legge nella Bozza della Legge di Bilancio che Energia Oltre ha visionato.

INFRASTRUTTURE

Il Governo, poi,  mette sul piatto fino a 100 milioni di euro, per il 2022, per “il finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione straordinaria ed adeguamento funzionale e resilienza ai cambiamenti climatici della viabilità stradali”. Il contributo passa a “150 milioni di euro per l’anno 2023, 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2030 e 200 milioni per ciascuno degli anni dal 2031 al 2036”, si legge nella Bozza.

Il Governo autorizza anche, in materia di infrastrutture, “la spesa di 200 milioni di euro, in ragione di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, 20 milioni di euro per l’anno 2024, 40 milioni di euro per l’anno 2025, 50 milioni di euro per l’anno 2026 e 70 milioni di euro per l’anno 2027, quale contributo massimo a favore della regione Emilia-Romagna” per la realizzazione dell’autostrada regionale Cispadana.

MESSA IN SICUREZZA DELLE STRADE

Sempre sul fronte delle infrastrutture, vengono incentivati gli interventi per la messa in sicurezza delle strade.

Per gli anni 2022 e 2023, sono assegnati ai comuni contributi per investimenti finalizzati alla manutenzione straordinaria delle strade comunali, dei marciapiedi e dell’arredo urbano, nel limite complessivo di 200 milioni di euro per l’anno 2022 e 100 milioni di euro per l’anno 2023. I contributi di cui al periodo precedente per l’anno 2022 sono assegnati, entro il 15 gennaio 2022, con decreto del Ministero dell’interno, ai comuni con popolazione inferiore o uguale ai 5.000 abitanti nella misura di 10.000 euro ciascuno, ai comuni con popolazione tra 5.001 e 10.000 abitanti nella misura di 25.000 euro ciascuno, ai comuni con popolazione tra 10.001 e 20.000 abitanti nella misura di 60.000 euro ciascuno, ai comuni con popolazione tra 20.001 e 50.000 abitanti nella misura di 125.000 euro ciascuno, ai comuni tra 50.001 e 100.000 abitanti nella misura di 160.000 euro ciascuno, ai comuni tra 100.001 e 250.000 abitanti nella misura di 230.000 euro ciascuno e ai comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti nella misura di 350.000 euro ciascuno”, spiega la Bozza. 

FONDO PER LA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI DI RIMESSA IN EFFICIENZA DELLE OPERE IDRAULICHE

Con la Manovra 2021 viene istituito il Fondo per la progettazione degli interventi di rimessa in efficienza delle opere idrauliche.

“Nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze è istituito un Fondo per la progettazione, con una dotazione di 5 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024, da trasferire al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri per il finanziamento della progettazione degli interventi di rimessa in efficienza delle opere idrauliche e di recupero e miglioramento della funzionalità idraulica dei reticoli idrografici. Il funzionamento del Fondo e i criteri e le modalità di riparto, ivi inclusa la revoca in caso di mancato o parziale utilizzo delle risorse nei termini previsti, tra le Regioni e le Province autonome sono stabiliti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il  Ministro della transizione ecologica, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge”. 

EX CEMERAD

E ancora. Nella Manovra entrano anche gli interventi di messa in sicurezza e gestione dei rifiuti pericolosi e radioattivi stoccati nel deposito ex Cemerad. “Al fine di consentire il completamento degli interventi di messa in sicurezza e gestione dei rifiuti pericolosi e radioattivi siti nel deposito dell’area ex Cemerad nel territorio del comune di Statte, in provincia di Taranto, è autorizzata la spesa di euro 8.800.000 per l’anno 2022”, si legge nella Bozza.

RIFINANZIAMENTO DEL FONDO PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO SISMICO

La legge di Bilancio rifinanzia anche il Fondo per la prevenzione del rischio sismico. “Al fine di potenziare le azioni di prevenzione strutturale, su edifici e infrastrutture di interesse strategico per le finalità di protezione civile, e non strutturale, per studi di microzonazione sismica e analisi della condizione limite per l’emergenza, il Fondo di cui all’articolo 11 del decreto legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito con modificazioni dalla legge 24 giugno 2009, n. 77, è rifinanziato di 5 milioni di euro per l’anno 2024, 20 milioni di euro per l’anno 2025, 25 milioni di euro per l’anno 2026 e 50 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2027 al 2029”.

FONDO PER IL SOSTEGNO ALLA TRANSIZIONE INDUSTRIALE

Nasce un fondo per il sostegno alla transizione industriale. “È istituito, nello stato di previsione del Ministero della transizione ecologica, un Fondo rotativo (nel seguito “Fondo”) con dotazione pari a 840 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 e di 40 milioni di euro a decorrere dal 2027. Il Fondo è destinato al finanziamento di interventi a favore di soggetti privati e pubblici, volti a contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti nell’ambito degli accordi internazionali sul clima e tutela ambientale dei quali l’Italia è parte. Gli interventi del Fondo sono realizzati, in conformità con le finalità e i principi ispiratori della legge 11 agosto 2014, n. 125 e con gli indirizzi della politica estera dell’Italia, a favore di Paesi destinatari di aiuto pubblico allo sviluppo individuati dal Comitato di aiuto allo sviluppo dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE-DAC)”.

FONDO PER L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA NAZIONALE DI CONTROLLO DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO

Non solo. Il Governo Draghi istituisce anche il Fondo per l’attuazione del programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico.

“Al fine di assicurare l’efficace attuazione del programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico di cui al decreto legislativo 30 maggio 2018, n. 81, nonché di rispettare gli impegni di riduzione delle emissioni assunti dall’Italia, è istituito, nello stato di previsione del Ministero della transizione ecologica, un apposito Fondo destinato a finanziare l’attuazione delle misure previste dal medesimo programma nazionale. Al Fondo è assegnata una dotazione pari a 50 milioni di euro nel 2023, 100 milioni di euro nel 2024, 150 milioni di euro nel 2025 e di 200 milioni di euro annui dal 2026 al 2035. Con appositi decreti del Ministro della transizione ecologica, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze, dello sviluppo economico, delle politiche agricole alimentari e forestali, delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e della salute per gli aspetti di competenza, sono stabilite le modalità di utilizzo delle risorse del Fondo di cui al precedente periodo, anche attraverso bandi e programmi di finanziamento delle attività necessarie ad attuare le misure del programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico”, si legge all’articolo 155 della Bozza della Legge di Bilancio che Energia Oltre ha visionato.

MISURE A SOSTEGNO DELL’AVVIO DI PREPARAZIONE PER IL RIUTILIZZO

Sul fronte dell’Economia Circolare, con la Manovra viene istituito”nello stato di previsione del Ministero della transizione ecologica, un apposito fondo, finalizzato ad incentivare l’apertura dei centri per la preparazione per il riutilizzo, di cui agli articoli 181 e 214-ter del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, con una dotazione pari a 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023. I centri di cui al periodo precedente hanno ad oggetto rifiuti idonei ad essere preparati per il loro reimpiego mediante operazioni di controllo, pulizia, smontaggio e riparazione e garantiscono l’ottenimento di prodotti o componenti di prodotti conformi al modello originario”, spiega la Bozza.

“Le imprese individuali e le società che intendono svolgere le attività di preparazione per il riutilizzo, a seguito di iscrizione nell’apposito registro di cui all’articolo 216, comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 presso l’amministrazione competente per territorio, presentano al Ministero della transizione ecologica istanza di un contributo a copertura parziale, ovvero integrale, dei costi sostenuti per l’avvio dell’attività fino a un importo massimo di euro 60.000 per ciascun beneficiario, in relazione alla tipologia delle operazioni previste e delle quantità dei rifiuti impiegabili, nel limite complessivo della dotazione del fondo e conformemente alla disciplina eurounitaria in materia di aiuti de minimis”.

MISURE CONTRO IL CARO-BOLLETTE

Il documento, che è ancora una bozza, contiene anche delle misure contro il caro-bollette.

“Al fine di contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale nel primo trimestre 2022, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente provvede a ridurre le aliquote relative agli oneri generali di sistema fino a concorrenza dell’importo di 2.000 milioni di euro che a tal fine sono trasferiti alla Cassa per i servizi energetici e ambientali entro il 15 febbraio 2022”.

Qui la bozza. 

 

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