Skip to content
Europa decarbonizzazione

Decarbonizzazione, in Francia e in Italia servono ingenti investimenti nella rete elettrica

Sia in Francia che nel nostro Paese si stanno studiando metodi e strategie di decarbonizzazione per abbandonare i combustibili fossili e puntare sulle energie rinnovabili. In Italia una delle aziende più attive in questo senso è Terna

In Francia saranno necessari massicci investimenti a breve e medio termine nel settore elettrico, per ridurre ulteriormente le emissioni di carbonio e continuare il passaggio dai combustibili fossili entro il 2050. È quanto ha affermato l’operatore di rete francese RTE in uno studio sugli sviluppi nel prossimo decennio.

I dati di RTE hanno mostrato che circa il 60% di tutta l’elettricità consumata in Francia proviene da petrolio e gas. Il Paese fa affidamento sulle importazioni ad alta intensità di carbonio dagli Stati vicini che bruciano gas e dispone di infrastrutture di trasporto e riscaldamento ad alto contenuto di CO2.

LE STRATEGIE DELLA FRANCIA SULLA DECARBONIZZAZIONE

“Nel medio termine, per realizzare le ambizioni in materia di clima e sovranità, non è possibile né abbandonare il nucleare, né fare a meno di una forte accelerazione delle rinnovabili”, ha affermato RTE. L’operatore della rete ha suggerito che uno dei modi per porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili è incrementare fortemente la produzione rinnovabile, aumentando la capacità tra 270 e 320 TWh entro il 2035, dai 120 TWh del 2023.

Si prevede che il costo della produzione di elettricità in Francia aumenterà moderatamente rispetto alle stime precedenti, ma resta piccolo rispetto agli investimenti necessari nella rete nei prossimi anni. La produzione rinnovabile ha dei costi iniziali elevati, ma costi di produzione relativamente bassi, il che rende l’avvio iniziale il processo più costoso. Per raggiungere gli obiettivi climatici – afferma il rapporto – la produzione nucleare francese dovrebbe puntare a 400 TWh all’anno entro il 2035 e non scendere sotto i 360 TWh.

Il rapporto ha individuato 4 leve chiave che dovranno essere utilizzate per affrontare le sfide della transizione: efficienza energetica nei trasporti, nell’edilizia e nell’industria, riduzione della domanda e produzione di energia nucleare e rinnovabile. “L’adozione di obiettivi ambiziosi per ciascuna leva costituisce la strategia più sicura per garantire la resilienza del sistema energetico francese”, si legge nel rapporto, secondo cui ignorare una delle quattro renderebbe estremamente difficile il raggiungimento degli obiettivi climatici.

IL PIANO DI TERNA PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA 

Favorire il conseguimento degli obiettivi europei del pacchetto “Fit-for-55”, favorire l’integrazione delle fonti rinnovabili, sviluppare le interconnessioni con l’estero, aumentare il livello di sicurezza e resilienza del sistema elettrico e investire sulla digitalizzazione della rete. Questi alcuni dei punti cardine del Piano di Sviluppo 2023 della rete di trasmissione nazionale presentato da Terna nel marzo scorso: oltre 21 miliardi di euro di investimenti nei prossimi 10 anni, il 17% in più rispetto al precedente Piano, per accelerare la transizione energetica, favorire la decarbonizzazione del Paese, ridurre la dipendenza dalle fonti di approvvigionamento estere, rendere il sistema elettrico italiano sempre più sostenibile sotto il profilo ambientale.

In particolare, gli ingenti investimenti previsti da Terna nella rete di trasmissione elettrica, a beneficio del sistema Paese, serviranno a incrementare la magliatura e l’affidabilità della rete, a rinforzare le dorsali tra Sud (dove è maggiore la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili) e Nord (dove è più sostenuta la domanda di energia elettrica), a potenziare i collegamenti fra le isole e la terraferma, a sviluppare le infrastrutture sulle due isole maggiori, nonché a migliorare la resilienza, l’efficienza, la sostenibilità e l’integrazione delle rinnovabili.

Al 2040, grazie agli interventi inseriti nel Piano, è prevista una riduzione totale delle emissioni di CO2 fino a quasi 12.000 kt/anno.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su