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La decarbonizzazione accelera lo sviluppo per l’85% delle PMI

La sostenibilità entra nel cuore delle decisioni aziendali. L’85% delle PMI europee vede nella decarbonizzazione un motore di crescita

La sostenibilità è ormai parte integrante delle strategie di crescita. L’85% delle PMI considera la decarbonizzazione un vero motore di sviluppo, in forte crescita rispetto al 67% dello scorso anno, secondo la terza edizione del Climate Transition Barometer di Boston Consulting Group (BCG) e Argos Wityu. Tutti i numeri.

LA DECARBONIZZAZIONE PIACE ALLE PMI

Lo studio condotto su 700 imprese in Francia, Germania, Italia, Benelux e Regno Unito evidenzia un cambio di passo nella consapevolezza ambientale e climatica del tessuto imprenditoriale. La riduzione delle emissioni non è più una questione di mera conformità normativa, ma una leva strategica che influenza investimenti, governance e posizionamento competitivo. Oggi l’88% delle aziende vede nella transizione ecologica un fattore chiave per restare competitive.

“Le medie imprese giocano un ruolo cruciale nella decarbonizzazione delle catene del valore – spiega Ferrante Benvenuti, Managing Director e Partner di BCG – poiché rappresentano fino al 60% delle emissioni indirette delle grandi aziende nello Scope 3. La pressione arriva soprattutto dal mercato B2B, ma anche i consumatori finali incidono nelle scelte”.

LA DECARBONIZZAZIONE PIACE A TUTTI

Il cambiamento riguarda tutti i settori, compresi quelli più complessi da trasformare. Nell’agroalimentare, ad esempio, la quota di imprese che vede nella riduzione delle emissioni un’opportunità strategica è passata in un anno dal 50% all’80%.

Sul fronte operativo, il 48% delle aziende ha già avviato progetti di decarbonizzazione e il 32% dispone di roadmap strutturate, tre volte più rispetto al 2023. Anche tra chi non ha ancora agito, cresce l’intenzione: il 65% pianifica di misurare la propria impronta di carbonio entro tre anni.

LEVE E OSTACOLI

I driver principali restano la domanda del mercato e le normative: il 63% considera l’attrattività commerciale un fattore decisivo per investire in sostenibilità, il 29% già oggi percepisce un vantaggio competitivo e il 53% lo prevede nel prossimo futuro. Il sostegno dei fondi di investimento emerge come acceleratore. Non a caso, nelle aziende partecipate, l’impegno verso la decarbonizzazione è del 13% superiore.

Le politiche ambientali restano determinanti per il 70% del campione, ma la complessità regolatoria e i vincoli finanziari sono ancora ostacoli rilevanti: il 62% indica i limiti economici come principale freno.

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