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Ue

Dieci paesi pronti a scrivere a Bruxelles sul tetto al prezzo del gas

Cingolani: segnali che si va nella direzione del price cap sul gas. La Germania pronta a fare da sola senza accordo europeo

I paesi europei favorevoli all’introduzione di un tetto al prezzo del gas stanno valutando di scrivere una lettera alla Commissione europea per spingere Bruxelles ad adottare la misura il 30 settembre, giorno del Consiglio europeo dei ministri dell’Energia.

COSA CHIEDE LA LETTERA SUL GAS

Secondo quanto riferisce Reuters, che ha dato conto della missiva, i paesi favorevoli intendono aumentare la pressione su Bruxelles, per spingerla a presentare una proposta legislativa il prima possibile. “Riconosciamo gli sforzi compiuti dalla Commissione e le misure che ha proposto per far fronte alla crisi. Ma dobbiamo ancora affrontare il problema più grave di tutti: il prezzo all’ingrosso del gas naturale”, si legge nella bozza della lettera che però potrebbe ancora essere modificata da qui a venerdì.

DIECI PAESI COINVOLTI TRA CUI L’ITALIA VOGLIONO IL PRICE CAP SUL GAS

Secondo alcune fonti raccolte da Reuters dieci paesi circa stanno valutando la possibilità di firmare la lettera, indirizzata al commissario europeo per l’Energia Kadri Simson: tra loro Belgio, Italia, Polonia, Malta e Grecia.

OBIETTIVO FRENARE L’INFLAZIONE E ASSICURARE SICUREZZA NEGLI APPROVVIGIONAMENTI

La bozza afferma che un tetto ai prezzi del gas aiuterebbe i paesi a frenare le “pressioni inflazionistiche insostenibili” che colpiscono famiglie e imprese e potrebbe essere realizzato in modo da garantire la sicurezza dell’approvvigionamento.

CINGOLANI: SEGNALI CHE SI PROCEDE VERSO IL PRICE CAP

“Venerdì incontrerò i ministri europei dell’energia. La macchina si è mossa. La speranza è quella di riuscire ad avere una proposta che tenga conto delle differenze tra i diversi Paesi, ma avremo un segnale che va nella direzione del price cap che, lo dico con la massima sincerità, è una misura transitoria” ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, durante il suo intervento al convegno del Cersaie a Bologna.

GERMANIA PENSA A UN PRICE CAP NAZIONALE SENZA L’INTERVENTO DELL’EUROPA

Intanto la Germania ha annunciato che metterà un tetto massimo ai prezzi dell’elettricità se l’Unione Europea non provvederà a raggiungere un accordo tra i 27. Lo si apprende da fonti del governo tedesco riportate sulla stampa nazionale. Secondo queste ultime, la misura pensata imporrebbe un prelievo ai produttori di energia che superano un determinato importo per poi rigirarli a operatori di rete, distributori e utenti finali, per abbassare i prezzi.

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