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Dl energia

Dl Aiuti bis, oggi il Cdm: cosa prevede la bozza su energia e siccità

Innanzitutto si parte con un rafforzamento del bonus sociale energia elettrica e gas, rateizzazioni, tutela per i vulnerabili e prolungamento dei tagli agli oneri di sistema. Tutte le misura

Il governo Draghi corre ai ripari in vista dell’autunno caldo sul fronte dei prezzi dell’energia e dell’inflazione e nell’ultimo provvedimento di un certo peso che probabilmente verrà adottato dall’esecutivo attualmente in carica per gli affari correnti, il Dl Aiuti bis che dovrebbe essere approvato oggi nel Consiglio dei ministri previsto per le 15, dovrebbe portare in dote numerose misure in materia di energia e di contrasto alla siccità. Si tratta di una bozza, visionata da ENERGIA OLTRE, ancora provvisoria che potrebbe essere modificata in corso d’opera.

RAFFORZAMENTO DEL BONUS SOCIALE

Innanzitutto si parte con un rafforzamento del bonus sociale energia elettrica e gas: “Per il quarto trimestre dell’anno 2022, le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute , e la compensazione per la fornitura di gas naturale (…) riconosciute sulla base del valore ISEE (…) ai clienti domestici economicamente svantaggiati e ai clienti domestici in gravi condizioni di salute (…) sono rideterminate dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (…) con l’obiettivo di mantenere inalterata rispetto al trimestre precedente la spesa dei clienti agevolati corrispondenti ai profili-tipo dei titolari dei suddetti benefici”.

RATEIZZAZIONE DELLE BOLLETTE E AIUTI AI CLIENTI VULNERABILI

Prevista anche una rateizzazione delle bollette, anche se la norma è in attesa di una verifica dell’impatto sui conti da parte del Mef, mentre per quanto riguarda la tutela dei clienti vulnerabili nel settore del gas naturale – norma anch’essa in attesa di una verifica politica – a decorrere dal 1° gennaio 2023, “i fornitori e gli esercenti il servizio di fornitura di ultima istanza sono tenuti a offrire ai clienti vulnerabili di cui al comma 2-bis, la fornitura di gas naturale a un prezzo che rifletta il costo effettivo di approvvigionamento nel mercato all’ingrosso, i costi efficienti del servizio di commercializzazione e le condizioni contrattuali e di qualità del servizio, così come definiti dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) con uno o più provvedimenti e periodicamente aggiornati”. L’Arera definisce inoltre “le specifiche misure perequative a favore degli esercenti il servizio di fornitura di ultima istanza”.

LE MODIFICHE UNILATERALI DEI CONTRATTI DI GAS ED ELETTRICITA’

Sulla sospensione delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di energia elettrica e gas naturale, “Fino al 31 ottobre 2022 è sospesa l’efficacia di ogni eventuale clausola contrattuale che consente all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo nei rapporti con i clienti domestici ancorché sia contrattualmente riconosciuto il diritto di recesso alla controparte”. Sono inoltre “inefficaci i preavvisi comunicati per le suddette finalità prima della data di entrata in vigore del presente decreto, salvo che le modifiche contrattuali si siano già perfezionate”.

NUOVO GIRO DI VITE SUGLI ONERI GENERALI DI SISTEMA E L’IVA DELLE BOLLETTE

Per quanto riguarda l’azzeramento oneri generali di sistema nel settore elettrico è previsto un loro annullamento anche per il quarto trimestre 2022 per lle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW e per le utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico. Gli oneri sono calcolati in 1,1 mld di euro ma la norma, si legge nella bozza è “in attesa” del Mef “con diversa perimetrazione in base al reddito o in base all’Isee” e “verifiche con il Garante privacy a cura del Mef”.

La bozza di provvedimento prevede anche il rinnovo della riduzione dell’IVA e degli oneri generali nel settore del gas per il quarto trimestre 2022: Le somme “contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022, sono assoggettate all’aliquota IVA del 5 per cento. Qualora le somministrazioni di cui al primo periodo siano contabilizzate sulla base di consumi stimati, l’aliquota IVA del 5 per cento si applica anche alla differenza derivante dagli importi ricalcolati sulla base dei consumi effettivi riferibili, anche percentualmente, ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022”. Gli oneri sono pari a 798,72 milioni di euro a cui se ne aggiungono altri 8 milioni per le somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto servizio energia. Tuttavia “al fine di contenere per il quarto trimestre dell’anno 2022 gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore del gas naturale (…) l’ARERA mantiene inalterate le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il settore del gas naturale in vigore nel terzo trimestre del 2022”. Inoltre, sempre per il quarto trimestre dell’anno 2022, l’ARERA provvede a ridurre, ulteriormente (…) le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il settore del gas fino a concorrenza dell’importo di 1.650 milioni di euro con particolare riferimento agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all’anno.

IL CREDITO DI IMPOSTA ALLE IMPRESE SULLE BOLLETTE

Previsto anche un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che “hanno subìto un incremento del costo per kWh superiore al 30 per cento relativo al medesimo periodo dell’anno 2019”, a cui è riconosciuto “un contributo straordinario a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, sotto forma di credito di imposta, pari al 25 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel terzo trimestre 2022”.

E un credito di imposta per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività agricola e della pesca: “Al fine di mitigare gli effetti economici derivanti dal perdurare dell’aumento eccezionale del prezzo del gasolio e della benzina utilizzati come carburante, le disposizioni di cui all’articolo 18 del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 maggio 2022, n. 51, si applicano anche alle spese sostenute per gli acquisti di carburante effettuati nel terzo trimestre solare dell’anno 2022”. In questo caso gli oneri sono pari a 194,41 milioni di euro per l’anno 2022.

IL TAGLIO DELLE ACCISE

In fase di verifica al Mef per determinare l’entità della riduzione dell’accisa sono invece i tagli ad alcuni carburanti (oneri quantificati in 1.042,61 milioni di euro per l’anno 2022 e in 46,82 milioni di euro per l’anno 2024) mentre è in fase istruttoria presso la presidenza del Consiglio, Arera e il Mite una norma sul Gse.

GLI INTERVENTI SULLA SICCITA’

Capitolo siccità. A sostegno alle imprese agricole danneggiate dalla siccità, le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano possono deliberare la proposta di declaratoria di eccezionalità degli eventi entro sessanta giorni per gli eventi calamitosi le cui manifestazioni sono terminate a tale data. Verificato il superamento della soglia di danno “possono chiedere un’anticipazione delle somme del riparto a copertura delle spese sostenute in emergenza dalle imprese agricole per la continuazione dell’attività produttiva”. Previste poi disposizioni urgenti per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche, il rafforzamento della governance della gestione del servizio idrico integrato e misure per potenziare gli investimenti idrici nel Sud Italia.

LA BOZZA DI DECRETO

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