Pichetto: sui 6 miliardi di metri cubi in entrata dal passo Gries si rimborsano i due euro, automaticamente questo si ribalta su tutti i 58 miliardi di metri cubi di gas nazionale e sull’energia elettrica
Il governo si prepara a lanciare una doppia offensiva per tagliare il differenziale di prezzo del gas tra l’hub italiano (PSV) e quello europeo (TTF), uno spread che oggi costa alle imprese italiane tra il 6% e il 10% in più rispetto ai competitor del Nord Europa. La bozza del Decreto Legge “Energia”, attesa a giorni in Consiglio dei Ministri, prevede l’introduzione di sconti sulle tariffe di trasporto al confine con la Svizzera e un nuovo “servizio di liquidità” gestito da Snam per aumentare i volumi disponibili a prezzi calmierati.
A confermare l’imminente arrivo del provvedimento è stato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che a margine di Gastech ha illustrato la logica dell’intervento. La bozza del decreto, visionata da Energia Oltre e da La Repubblica, affida all’ARERA, l’autorità per l’energia, il compito di implementare le nuove misure.
LE PAROLE DI PICHETTO
“C’è nella proposta di decreto, la formula scelta è quella di azzerare i due euro di differenza”, ha spiegato Pichetto Fratin, illustrando il meccanismo tecnico proprio ieri a margine di Gastech. “Come? In negativo: sui 6 miliardi di metri cubi in entrata dal passo Gries si rimborsano i due euro, automaticamente questo si ribalta su tutti i 58 miliardi di metri cubi di gas nazionale e nel raddoppiamento sull’energia elettrica”. Il decreto, ha aggiunto, è quasi pronto, ma “sto solo valutando di aggiungere ancora un altro articolo”.
LE DUE ARMI DEL GOVERNO CONTRO IL CARO-GAS
Il cuore del provvedimento si basa su due meccanismi complementari per contrastare il cosiddetto “effetto pancaking”, ovvero il cumularsi dei costi di trasporto che fa lievitare il prezzo del gas man mano che attraversa più sistemi nazionali.
Sconti sul “Doppio Pedaggio”: La prima misura prevede che ARERA possa applicare “corrispettivi di capacità negativi”, in pratica degli sconti, al punto di ingresso di Passo Gries, che collega la rete italiana a quella svizzera. Questo meccanismo rimborserebbe di fatto una parte dei costi di trasporto sostenuti a monte, annullando l’effetto del “doppio pedaggio” per chi importa gas dal Nord Europa.
Il “Servizio di Liquidità” di Snam: La seconda arma è un innovativo servizio di liquidità. Snam, attraverso gare pubbliche, selezionerà degli operatori che si impegneranno a offrire quotidianamente sul mercato italiano una quantità prefissata di gas a un prezzo agganciato a quello del TTF, con un piccolo margine calmierato. In cambio di un premio economico, questi operatori garantiranno maggiore liquidità e stabilità, riducendo la volatilità. Eventuali extra-profitti dovranno essere restituiti a Snam.
I COSTI E LA SCOMMESSA: CHI PAGA L’OPERAZIONE?
L’operazione non peserà direttamente sul bilancio dello Stato. I costi per finanziare gli sconti e i premi saranno spalmati sulle tariffe di trasporto del gas, e quindi, in ultima analisi, redistribuiti sulle bollette di famiglie e imprese. È qui che si gioca la scommessa del governo: il leggero sovrapprezzo in tariffa dovrebbe essere più che compensato da un calo consistente dei prezzi all’ingrosso, portando un beneficio netto soprattutto alle aziende energivore, che da tempo, con Confindustria, chiedono un intervento per la competitività.