Con l’operazione 2i Rete Gas in dirittura d’arrivo Italgas diventerà il primo operatore europeo nel settore distribuzione
Operazione in dirittura d’arrivo per l’acquisizione di 2i Rete Gas da parte di Italgas. L’aggregazione del gruppo controllato dal fondo infrastrutturale f2i e partecipato da Ardian e dagli olandesi di Apg con Italgas, principale operatore nel campo delle infrastrutture gas di distribuzione gas, porterà alla creazione del primo operatore europeo e che potrebbe avere, stando ai dati pubblici, una capitalizzazione vicina ai 15 miliardi di euro. L’operazione consoliderebbe il settore come avvenuto in altri paesi europei.
UN PERCORSO DI CRESCITA PER ITALGAS
Un percorso di crescita innegabile per Italgas che dalla quotazione avvenuta nel 2016, punta a chiudere la terza operazione di respiro internazionale dell’azienda: nel 2021 l’acquisizione, avendo la meglio su altri gruppi che avevano partecipato alla gara bandita dal governo, della greca Depa Infrastructure (poi completata il 1 settembre 2022) che gestisce 7.500 km di rete e 600 mila punti di riconsegna attivi; nel 2023 l’acquisizione dal Gruppo Veolia Environnment del ramo d’azienda a cui facevano capo le concessioni detenute in Italia nel settore idrico e la creazione della società Nepta che serve 6,2 milioni di persone, circa il 10% della popolazione italiana. Operazioni a cui si aggiungerebbe il salto sul podio europeo con la chiusura dell’operazione con 2i Rete Gas che si profila imminente.
UN CAMPIONE EUROPEO E NAZIONALE PER GARANTIRE INVESTIMENTI NELLA TRANSIZIONE
Ma i vantaggi non sono solo societari. La presenza di un campione europeo in termini di taglia e di peso potrebbe infatti garantire importanti investimenti, necessari per la transizione ecologica consolidando anche il settore gas italiano ancora fermo sulla questione delle gare e replicando esperienza sull’idrico come più volte sostenuto dall’AD della società Paolo Gallo.
UNO STALLO VENTENNALE PER LE GARE GAS
Consolidamento che aiuterebbe anche a superare stallo ventennale in cui versa il settore della distribuzione gas in Italia in cui a fronte di 177 gare ne sono state effettuate solo 9. A incidere in questi anni sul mancato bando delle gare sono stati vari fattori, che vanno dagli ostacoli all’accesso delle informazioni all’incertezza su alcuni elementi dell’offerta o a difficoltà procedurali come l’analisi costi-benefici. Senza dimenticare proprio l’eccessiva frammentazione del tessuto imprenditoriale distributivo: in Italia si possono contare oltre 200 imprese attive nel settore, un elemento assente in altri paesi dove a farla da padroni sono in campioni nazionali in grado di assicurare portafogli più ampi per gli investimenti, maggiore solidità e competenze nello svolgimento delle gare. Basta guardare alla Francia dove la principale operatore è Gaz de France Suez (oggi Engie) ma per il resto sono presenti altre 24 compagnie, alcune di esse di dimensioni importanti come Edf, TotalEnergies, Endesa. E che l’operazione tra Italgas e 2i Rete gas contribuirebbe ad avvicinare.
ARERA E GOVERNO AL LAVORO PER VELOCIZZARE LE GARE
Per favorire il processo, a luglio Arera ha anche approvato un Testo integrato per cercare di velocizzare le gare mentre il governo starebbe pensando di intervenire per allinearsi a quanto accade in altri paesi europei, ma anche per consentire gli investimenti necessari alla transizione energetica, consentendo ad esempio uno sviluppo maggiore del biometano oltre che a ridurre i costi a carico di famiglie e imprese che un sistema con molti operatori e fortemente frammentato non garantiscono.