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Cdp

Ecco come Cdp spinge sulla sostenibilità

La svolta ‘green’ intrapresa da CdP negli ultimi anni ha subito un’accelerazione e la cui declinazione è ben sintetizzata nel bilancio di sostenibilità appena approvato

Transizione energetica, sviluppo sostenibile, scelta di prodotti e servizi privilegiando criteri ambientali, investimenti in economia circolare e molto altro. La svolta ‘green’ intrapresa da Cassa depositi e prestiti (CdP) “negli ultimi anni ha subito un’accelerazione e la cui declinazione è ben sintetizzata nel bilancio di sostenibilità appena approvato dal gruppo presieduto da Giovanni Gorno Tempini e guidato da Fabrizio Palermo”, si legge sul Sole 24 Ore.

IL PRIMO BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ

“Un documento snello che passa al radar, per la prima volta nella storia di Cdp, tutte le iniziative messe in pista nel 2019 per promuovere lo sviluppo sostenibile e inclusivo e che i vertici ricordano fin dalla premessa del bilancio: dai Piani città, che includono anche programmi di rigenerazione urbana e di efficienza energetica, ai nuovi cantieri sbloccati sul territorio nazionale (600 milioni solo nella capitale), dalla alla realizzazione di 1500 alloggi sociali (e 5800 famiglie beneficiarie) e circa 1600 posti letto in residenze universitarie al finanziamento di 600 infrastrutture sociali (di cui 365 scuole). Il tutto all’insegna di una maggiore spinta sulla decarbonizzazione e la sostenibilità”, sottolinea il quotidiano.

IL TAGLIO DELLE EMISSIONI

“Un cambio di passo evidente già nei numeri complessivi che sintetizzano le attività pianificate dal gruppo: nel corso del 2019, infatti, è stata ridotta del 4% l’intensità pro-capite delle emissioni di gas a effetto serra del gruppo e 350mila metri cubi di suolo sono stati riqualificati ad alta efficienza energetica. Ma la correzione di rotta è avvenuta anche all’interno della Cassa con la scelta dei vertici di orientare i comportamenti verso un uso più razionale delle risorse e la ricerca di soluzioni innovative per garantire il risparmio energetico – ha proseguito il Sole 24 Ore -. Così, nel corso del 2019 la Cdp ha avviato un’azione stringente per ridurre i propri consumi e rimodulare trasferimenti dovuti a trasferte del personale tramite flotta aziendale o altri mezzi quali treni e aerei”.

LA STRETTA SUI CONSUMI ENERGETICI

“Nel 2019 sono stati così ridotti del 7% i consumi di acqua, del 26% per la carta e del 18% per i toner, mentre sono leggermente aumentati quelli di energia elettrica, attualmente fornita esclusivamente da rete e derivata da fonti rinnovabili, per via dell’incremento della forza lavoro. Se si guarda comunque all’andamento dell’intensità energetica procapite del gruppo, nel 2019 è proseguito il trend di riduzione (-1,1%) con un calo ancora più significativo a livello di capogruppo (-10% rispetto al 2017 e -4% sul 2018). E per cercare di rafforzare la performance energetica del gruppo, i vertici hanno lanciato anche due iniziative: ‘Zero plastica’ per ridurre la plastica monouso e ‘Paperless’ per tagliare il consumo di carta”.

LA RIDUZIONE DELLA PLASTICA

“In particolare, l’operazione per contenere il ricorso alla plastica ha portato nel 2019 a tagliare 1,4 milioni di prodotti monouso e a risparmiare 12 tonnellate di plastica: in pratica, il gruppo ha proceduto a eliminare integralmente bottigliette e ‘boccioni’ (come pure le cialde del caffè tradizionali rimpiazzate da quelle compostabili), e a sostituirli con bicchieri di carta riciclabili e borracce personalizzate”.

IL RISPARMIO SULLA CARTA

“Analogamente, è stato ridotto anche il consumo di carta. Così, nel 2019, è stato tagliato di oltre il 50% il ricorso alle stampe ed è stata risparmiata una tonnellata di carta stampa e altre 15 sono state eliminate dagli uffici. E, anche su questo fronte, il lavoro interno ha portato a promuovere ulteriori progetti di sostenibilità. Nel 2018, infatti, era nata la ‘Foresta Cdp’ per compensare l’anidride carbonica prodotta dalla Cassa con carta e toner: in questo modo sono stati piantati nuovi alberi in Kenya e Sicilia, anche con l’obiettivo di incentivare l’occupazione e la formazione. E, a oggi, ne sono stati piantati già 110 (75 in Africa e 35 in Sicilia).

LA SELEZIONE DEI FORNITORI

“Nel 2019 il 43% dei fornitori della Cassa è stato selezionato guardando a questi requisiti e alle attività di selezione e qualificazione si è affiancato il costante monitoraggio degli operatori durante il loro lavoro. Obiettivo: valutare concretamente il rispetto delle norme anche nelle prestazioni garantite alla spa di Via Goito”.

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