Secondo il think tank Bruegel, la crisi del 2022 provocata dalla Russia è costata ai Paesi Ue 657 miliardi in sussidi contro i rincari. Di questi, circa 50 miliardi sono quelli spesi dal governo italiano, che sta valutando nuove forme di ristoro per contrastare le bollette energetiche in aumento
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha sconvolto i flussi petroliferi globali, forse per sempre, ma gli effetti sulla transizione energetica sono più difficili da analizzare. Oggi sono trascorsi 3 anni dall’inizio delle ostilità, che hanno portato a numerosi effetti nel settore energetico.
Quando è iniziata la guerra – scrive Axios – si è parlato molto del fatto che avrebbe accelerato la transizione energetica in Europa, e forse oltre. Il conflitto ha anche evidenziato l’essenziale ruolo del GNL statunitense, con l’aumento delle spedizioni in Europa, mentre l’allora presidente Biden nel 2022 esortò i produttori petroliferi statunitensi ad aumentare l’offerta.
LE IMPORTAZIONI DI GAS DALLA RUSSIA E LE PETROLIERE DELLA “FLOTTA OMBRA”
L’Europa ha notevolmente ridotto le importazioni di gas dalla Russia, un tempo il suo principale fornitore, grazie al taglio della fornitura tramite gasdotto. Le spedizioni di GNL da Mosca sono aumentate, ma nel complesso la Russia oggi ha solo una piccola frazione della sua precedente quota del 40% delle importazioni di gas europeo.
La “flotta ombra” di petroliere russe ha ostacolato gli effetti delle sanzioni sul petrolio e del price cap decisi dal G7. I volumi sono leggermente diminuiti, ma il greggio russo “è stato una presenza duratura. Il conflitto non ha impedito ad una parte significativa dei flussi russi di raggiungere il mercato”, ha affermato Landon Derentz, analista energetico dell’Atlantic Council.
IL PREZZO DELLA GUERRA DELLA RUSSIA IN UCRAINA E LE AZIONI DELL’ITALIA
Secondo il think tank energetico Bruegel, la crisi del 2022 è costata ai governi dei Paesi Ue 657 miliardi in sussidi contro i rincari. Di questi, circa 50 miliardi sono quelli che spese il governo italiano, che sta valutando delle nuove forme di ristoro per contrastare le bollette energetiche in aumento.
Per quanto riguarda il gas, il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, ha stimato che gli italiani in quattro anni abbiano pagato 176 miliardi di euro per le importazioni, 116 miliardi più rispetto ai costi – circa 20 euro – di quando il combustibile russo forniva il 40% della domanda.
I COLLOQUI DEGLI USA CON LA RUSSIA PER FAR FINIRE LA GUERRA E GLI SCENARI SUL GAS
Intanto, il segretario al Tesoro USA Scott Bessent ha sollevato la prospettiva di sanzioni più severe sul petrolio per forzare i colloqui e di allentare le restrizioni come incentivo. Inoltre, si inizia a parlare della ripresa dei flussi di gas russo verso l’Europa, se la guerra dovesse finire.
Bank of America stima che, in caso di fine del conflitto, l’Ucraina sarebbe la prima direttrice per il ritorno del gas russo, con una stima di circa 130 milioni di metri cubi al giorno. Ad essa si aggiungerebbero poi il gasdotto Yamal, con 100 mln di mc, il Nordstream 2 con 70 mln di mc e il terminal Artic LNG 2 con 40 mln di mc.
CLIMA RIGIDO, CONSUMO DI GAS E STOCCAGGI
Il problema dell’Europa è che la questione energetica quest’anno è tornata ad essere una preoccupazione seria poiché, dopo due inverni miti, quest’anno le temperature sono state più rigide di quanto previsto. I consumi di gas sono saliti e gli stoccaggi si sono svuotati più velocemente del solito. Lo stop definitivo al combustibile russo e le riserve vuote sono stati due segnali rialzisti per il mercato.
C’è quindi la possibilità che tra circa un mese inizi una corsa agli acquisti. Una situazione che ha portato al paradosso per cui oggi riempire gli stoccaggi d’estate (quando in genere il prezzo del gas è molto basso) risulta più costoso che in inverno. Serve un evento che spinga il prezzo del gas in direzione opposta, come ad esempio i negoziati tra Russia e Stati Uniti sulla fine del conflitto. Non è un caso, infatti, che in una sola settimana il prezzo del gas sul TTF sia sceso del 10%.