Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo n. 178/2025 che integra la disciplina per le Fer. Digitalizzazione, stop ai vincoli paesaggistici nelle zone idonee e spinta all’agrivoltaico avanzato.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il quadro normativo per le energie verdi in Italia subisce un decisivo aggiornamento. Il decreto legislativo 26 novembre 2025, n. 178, recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo n. 190/2024 (il cosiddetto Testo unico rinnovabili), entrerà in vigore il prossimo 11 dicembre. Il provvedimento, nato dall’esigenza di attuare le direttive europee e di rispondere agli obiettivi del PNRR, interviene su molteplici aspetti procedurali e sostanziali, mirando a snellire la burocrazia e a sbloccare gli investimenti nel settore.
PIATTAFORMA SUER E DIGITALIZZAZIONE
Uno dei pilastri del correttivo è la digitalizzazione spinta delle procedure. Viene potenziato il ruolo della piattaforma unica digitale (SUER), che diventa il canale esclusivo per la presentazione dei progetti e delle istanze autorizzative. I modelli unici semplificati dovranno essere caricati telematicamente entro cinque giorni dall’entrata in esercizio degli impianti. Nelle more della piena operatività del portale, resta valida la presentazione digitale secondo le modalità delle amministrazioni competenti, ma la direzione è chiara: un unico punto di accesso per garantire trasparenza e tracciabilità dell’iter.
AREE IDONEE E SEMPLIFICAZIONI PAESAGGISTICHE
Il decreto introduce novità sostanziali per le installazioni nelle “aree idonee”. Gli interventi che ricadono in queste zone, o nelle aree di accelerazione, non saranno più subordinati all’autorizzazione paesaggistica, a patto che siano conformi agli strumenti urbanistici adottati. Viene inoltre stabilito un principio di non contrasto: le opere in aree idonee devono essere compatibili con i regolamenti edilizi vigenti, ma godono di un percorso preferenziale. Tuttavia, resta ferma l’osservanza dei vincoli idrogeologici, sismici e vulcanici, a tutela della sicurezza del territorio.
AGRIVOLTAICO AVANZATO E IMPIANTI IBRIDI
Il testo fornisce una definizione puntuale di “impianto agrivoltaico”: un sistema che preserva la continuità delle attività agricole e pastorali, prevedendo moduli elevati da terra (eventualmente rotanti) e l’uso di agricoltura di precisione. Vengono inoltre introdotti gli “impianti ibridi”, che combinano diverse fonti rinnovabili o integrano sistemi di accumulo ed elettrolizzatori. Per il fotovoltaico a terra in zone agricole, l’installazione è consentita solo in aree specifiche (cave, discariche, zone industriali), con l’eccezione dei progetti PNRR e delle Comunità Energetiche Rinnovabili.
ACCELERAZIONE PER REPOWERING E POMPE DI CALORE
Per favorire l’ammodernamento del parco impianti esistente, il decreto introduce una corsia preferenziale per gli interventi di “repowering” (revisione della potenza) che non superino il 15% di incremento. In questi casi, i termini per l’autorizzazione unica sono dimezzati e le valutazioni ambientali si limitano ai soli impatti derivanti dalla modifica. Anche l’installazione di pompe di calore e di impianti geotermici beneficia di procedure snelle, riducendo i tempi burocratici a 40 giorni.
RISOLUZIONE STRAGIUDIZIALE DELLE CONTROVERSIE
Una novità rilevante riguarda la gestione del contenzioso. Viene introdotto l’articolo 12-ter, che affida all’ARERA (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) il compito di definire meccanismi alternativi di risoluzione delle controversie, gestiti da Acquirente Unico S.p.A. Questo strumento stragiudiziale, gratuito e digitale, potrà essere attivato per dispute su procedure telematiche, vincoli o completezza documentale, offrendo una via rapida per sbloccare le pratiche senza ricorrere ai tribunali amministrativi.


