L’idrogeno verde potrebbe creare fino a 2 milioni di posti di lavoro a livello globale all’anno. Ecco cosa dice il rapporto Deloitte
Man mano che si rafforza il sostegno all’idrogeno pulito come fonte di energia affidabile e sostenibile, si prevede che il mercato dell’idrogeno verde crescerà fino a 1,4 trilioni di dollari all’anno entro il 2050, sostenendo fino a 2 milioni di posti di lavoro a livello globale all’anno tra il 2030 e il 2050. Questo è quanto emerge da nuovo rapporto di Deloitte.
IDROGENO VERDE: LE PROSPETTIVE DI DELOITTE
L’idrogeno verde è pronto a guidare la maggior parte della crescita secondo il nuovo rapporto di Deloitte “Idrogeno verde: energizzare il percorso verso lo zero netto. Le prospettive globali dell’idrogeno verde di Deloitte per il 2023.
Le proiezioni provengono dal modello Hydrogen Pathway Explorer (HyPE) di Deloitte, che fornisce una delle analisi più complete della fornitura di idrogeno a livello globale. Questa ricerca mostra che l’idrogeno pulito può fornire fino a 85 gigatonnellate di riduzione delle emissioni cumulative di CO2 entro il 2050, più del doppio delle emissioni globali di CO2 nel 2021. Le prospettive di Deloitte forniscono ampi dettagli sul costo, la produzione e il mercato dell’idrogeno, anche analizzando il business sfide che devono affrontare l’implementazione di successo dell’idrogeno pulito e fornire approfondimenti su varie dinamiche di mercato, come il dimensionamento ottimale dell’infrastruttura, le esigenze di investimento e le scelte tecnologiche.
UCUZOGLU: UN AIUTO PER LA DECARBONIZZAZIONE
“Questa analisi rivela un’opportunità interessante per i leader pubblici e privati di accelerare la transizione verso l’energia verde”, ha affermato in una nota Joe Ucuzoglu, CEO di Deloitte Global. “Mentre l’energia eolica, solare e altre forme più tradizionali di energia rinnovabile sono essenziali per un futuro net-zero, la ricerca di Deloitte dimostra come l’idrogeno pulito possa aiutare ad affrontare la decarbonizzazione di alcuni dei settori a più alta intensità di emissioni e più difficili da abbattere, ulteriormente mitigare gli effetti del cambiamento climatico alimentando la crescita economica, in particolare nei paesi in via di sviluppo”.