I settori economici responsabili del maggior numero di emissioni di gas serra sono stati il “manifatturiero” (23%), la “fornitura di elettricità e gas” (21%), le “famiglie” e l'”agricoltura” (entrambi 14%), seguiti dal “trasporto e stoccaggio” (13%). Cosa dicono i dati Eurostat
Nell’UE, il PIL è cresciuto leggermente di più delle emissioni di gas serra nel terzo trimestre del 2022 rispetto allo stesso trimestre del 2021 (+2% per le emissioni di gas serra, +3% per il PIL). La maggior parte dei Paesi dell’UE ha registrato una crescita sia del PIL che delle emissioni, ma alcuni Paesi sono addirittura riusciti a diminuire le emissioni mentre il PIL è cresciuto.
EMISSIONI DI GAS SERRA: I DATI EUROSTAT SUL TERZO TRIMESTRE 2022
Nel terzo trimestre del 2022, le emissioni di gas serra dell’economia dell’UE sono state pari a 854 milioni di tonnellate di CO2-equivalenti (CO2-eq), con un aumento del 2% rispetto allo stesso trimestre del 2021. Questo aumento è in gran parte legato all’effetto del rimbalzo economico che ha portato alla crescita del prodotto interno lordo (PIL) dopo la forte diminuzione dell’attività dovuta alla crisi COVID-19. Infatti, rispetto al terzo trimestre 2019 pre-pandemia, le emissioni di gas serra dell’economia dell’UE sono diminuite del 4% (da 889 a 854 milioni di tonnellate di CO2-eq).
Queste informazioni provengono dai dati sulle stime trimestrali resi pubblici da Eurostat. Le stime trimestrali integrano i dati socio-economici trimestrali, come il PIL o l’occupazione.
I SETTORI “RESPONSABILI”
Nel terzo trimestre del 2022, secondo Eurostat, i settori economici responsabili del maggior numero di emissioni di gas serra sono stati il “manifatturiero” (23%), la “fornitura di elettricità e gas” (21%), le “famiglie” e l'”agricoltura” (entrambi 14%), seguiti dal “trasporto e stoccaggio” (13%).
Dai dati Eurostat emerge che le emissioni nel terzo trimestre del 2022 sono aumentate in 16 dei 27 Paesi dell’UE rispetto allo stesso trimestre del 2021, indicando una ripresa dalla pandemia COVID-19. Tra i Paesi dell’UE che hanno registrato un aumentonello stesso periodo di confronto vi sono l’Irlanda (+17%), l’Estonia e Malta (entrambi +8%). D’altra parte, le maggiori diminuzioni sono state registrate in Lituania (-6%), Slovacchia e Paesi Bassi (entrambi -5%).
