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Enel, Ansaldo Energia e Leonardo lanciano Nuclitalia: la rinascita del nucleare italiano passa per il Mef

Nuclitalia avrà il compito di valutare i design più innovativi e maturi del nuovo nucleare sostenibile, con un focus iniziale sugli Small Modular Reactor (SMR) raffreddati ad acqua. Intanto anche la Danimarca sta pensando di revocare il divieto quarantennale all’energia atomica

Un altro passo in avanti verso un ritorno al nucleare in Italia lo hanno fatto oggi tre colossi di Stato italiani: Enel, Ansaldo Energia e Leonardo hanno infatti formalizzato la costituzione di Nuclitalia, società che si occuperà dello studio di tecnologie avanzate e dell’analisi delle opportunità di mercato nel settore del nuovo nucleare. Le quote del capitale di Nuclitalia, società a responsabilità limitata, sono detenute per il 51% da Enel, per il 39% da Ansaldo Energia e per il 10% da Leonardo.

MELONI: L’ITER DEL DDL DELEGA VA AVANTI. È STATA TRASMESSA LA RICHIESTA PER L’ACQUISIZIONE DEL PARERE DELLA CONFERENZA UNIFICATA. IL TESTO SARÀ PRESTO ESAMINATO DAL PARLAMENTO

D’altronde la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni, impegnata nel premier Time alla Camera ha confermato, ancora una volta, l’impegno italiano al nucleare “una fonte di energia che è sicura, pulita e a basso costo. L’iter del ddl delega va avanti. È stata trasmessa la richiesta per l’acquisizione del parere della Conferenza unificata. Il testo sarà presto esaminato dal Parlamento e chiaramente lì conto trasversalmente sul contributo di tutte le forze politiche che comprendono quanto sarebbe importante sviluppare anche questa fonte d’approvvigionamento”, ha sottolineato la premier rispondendo in Aula.

IL COMPITO DI NUCLITALIA: VALUTARE DESIGN INNOVATIVI E FOCUS SU SMR

Nuclitalia avrà il compito di valutare i design più innovativi e maturi del nuovo nucleare sostenibile, con un focus iniziale sugli Small Modular Reactor (SMR) raffreddati ad acqua. Il processo includerà la definizione dei requisiti specifici per il nostro sistema Paese e la selezione delle soluzioni più promettenti sulla base di un’approfondita analisi tecnico-economica. La società esaminerà inoltre le opportunità di partnership industriali e di co-design con un approccio fondato su innovazione, sostenibilità ambientale ed economica e valorizzazione delle competenze della filiera italiana.

SETTE MEMBRI PER IL CDA DI NUCLITALIA, FERRUCCIO RESTA PRESIDENTE, LUCA MASTRANTONIO AD

I soci di Nuclitalia hanno anche definito le cariche sociali. Il Consiglio di Amministrazione sarà composto da sette membri e sarà presieduto da Ferruccio Resta, già rettore del Politecnico di Milano. Luca Mastrantonio, responsabile dell’unità di Nuclear Innovation di Enel, assumerà il ruolo di amministratore delegato.

NELLE PROSSIME SETTIMANE SARÀ ISTITUITO UN COMITATO TECNICO PER SUPPORTARE LE ATTIVITÀ DI ANALISI TECNOLOGICA DI NUCLITALIA

Completano il board altri cinque manager provenienti dalle aziende azioniste, selezionati per le loro solide competenze tecniche e la loro grande esperienza, qualità che metteranno a disposizione della nuova società, contribuendo attivamente alla sua crescita. Nelle prossime settimane sarà inoltre istituito un comitato tecnico incaricato di supportare le attività di analisi tecnologica di Nuclitalia.

L’operazione rappresenta un’operazione con parti correlate in quanto Enel, Ansaldo Energia e Leonardo sono società soggette al comune controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze. In particolare, essa rappresenta per Enel un’operazione di “minore rilevanza” per la quale, in conformità a quanto previsto dalla normativa Consob di riferimento e dalla Procedura Enel per le operazioni con parti correlate, è stato rilasciato motivato parere favorevole del Comitato Parti Correlate, che ha positivamente valutato l’interesse di Enel al compimento dell’operazione stessa nonché la convenienza e correttezza sostanziale delle relative condizioni. Per Leonardo, l’operazione ha beneficiato dell’esclusione dall’applicazione delle disposizioni regolamentari e procedurali in materia di operazioni con parti correlate, trattandosi di operazione “di Importo Esiguo” ai sensi della “Procedura per le Operazioni con Parti Correlate” adottata dal Consiglio di Amministrazione della Società.

LA DANIMARCA STA VALUTANDO LA POSSIBILITÀ DI REVOCARE IL DIVIETO SULL’ENERGIA NUCLEARE IN VIGORE DA 40 ANNI

Guardando all’estero, l’Italia non è l’unico paese, che storicamente ha detto addio al nucleare, che sta avendo un ripensamento: La Danimarca sta valutando la possibilità di revocare il divieto sull’energia nucleare in vigore da 40 anni per migliorare la propria sicurezza energetica. Lo ha affermato il ministro dell’energia danese, segnando un cambiamento significativo di politica in un Paese che ha dato priorità all’espansione dell’energia eolica e solare. Il governo danese analizzerà i potenziali benefici delle nuove tecnologie in materia di energia nucleare e si prevede che il rapporto sarà pronto l’anno prossimo, ha affermato mercoledì il ministro per il clima, l’energia e i servizi pubblici Lars Aagaard in un’audizione pubblica in parlamento.

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