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Ecco perché l’energia solare trova poca luce Regno Unito

Le imprese del Regno Unito – secondo quanto sostiene comitato di controllo ambientale – devono affrontare attese fino a 15 anni per l’installazione di impianti di energia solare sulle loro case a causa della mancanza di connettività alla rete

Un’inchiesta condotta dai parlamentari sull’energia solare ha rilevato che l’ambizione del governo di installare 70 GW di energia solare entro il 2035 è a rischio se i ritardi continuano; riporta The Guardian.

ENERGIA SOLARE IN RITARDO NEL REGNO UNITO

Il comitato di controllo ambientale del Regno Unito, che esamina le politiche verdi del governo, sostiene che c’è una “nube oscura di ritardi” che impedisce al Paese di raggiungere il suo potenziale in materia di energie rinnovabili. Un’indagine condotta dai parlamentari sull’energia solare – secondo quanto riporta The Guardian – ha rilevato che l’ambizione del governo di installare 70 GW di energia solare entro il 2035 potrebbe non realizzarsi se questi ritardi continueranno. È emerso che in alcuni casi i clienti hanno dovuto aspettare dai 10 ai 15 anni per ottenere una connessione per gli impianti solari.

Secondo i deputati, sono tre le aree chiave in cui l’attuale approccio alla connessione alla rete sta ritardando i progressi: la mancanza di infrastrutture fisiche, come cavi e trasformatori; la scarsa disponibilità di dati sulla produzione di energia solare fotovoltaica, in particolare per le installazioni su piccola scala; e un “sistema di code” di domande in cui gli sviluppatori chiedono la connessione alla rete senza che il progetto abbia il permesso di pianificazione.

PREOCCUPANO I COSTI DI INSTALLAZIONE

Sebbene il comitato abbia affermato che l’energia solare non ha bisogno di sussidi, dato che la sua produzione è poco costosa, ha rilevato che i costi di installazione possono essere proibitivi. I deputati – scrive The Guardian – hanno raccomandato al governo di prendere in considerazione la possibilità di consultare il governo su come facilitare i prestiti a prezzi accessibili per le famiglie e di concedere uno sconto sull’IVA per l’accumulo di batterie domestiche.

MANCA LA CONNETTIVITA’

La commissione, a tal proposito, sta avviando un’altra indagine sulla mancanza di connettività nel Regno Unito, esaminando le barriere che impediscono alle tecnologie a bassa emissione di carbonio di collegarsi alla rete. Verrà inoltre valutato il potenziale di una rete più intelligente e flessibile, che consenta una gestione dinamica della domanda e il commercio e l’accumulo di energia elettrica peer-to-peer.

DUNNE: I RITARDI RALLENTANO IL RAGGIUNGIMENTO DEL NET ZERO ENTRO IL 2050

Il presidente della commissione, Philip Dunne, ha dichiarato in una nota che i ritardi potrebbero impedire al Regno Unito di raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050. Ha dichiarato: “L’energia solare può avere un futuro brillante nel Regno Unito, ma una nube oscura di ritardi per l’industria ostacola la capacità di soddisfare il suo pieno potenziale. Le testimonianze presentate alla nostra commissione hanno chiarito che il Regno Unito ha il potenziale per realizzare l’ambizione di 70 GW di capacità di generazione da energia solare. Ma per le famiglie permangono i problemi legati all’accesso ai finanziamenti e all’applicazione dell’IVA sulle batterie.

“La capacità delle fonti energetiche a basso contenuto di carbonio, tra cui l’energia solare, di connettersi alla rete potrebbe mettere seriamente a rischio la Gran Bretagna a zero emissioni. La nostra inchiesta sull’energia solare ha rilevato che alcuni sviluppatori attendono fino a 15 anni per la connessione alla rete: questo non è sufficiente. Dobbiamo assicurarci che le preoccupazioni relative alle infrastrutture e alla pianificazione siano affrontate rapidamente.

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