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Gas Algerino Berkine Nord Cane A Sei Zampe

Eni: via alla produzione nel Berkine Nord in Algeria

Il Cane a Sei Zampe annuncia quanto già accordato per il giacimento nel Berkine Sud. La produzione netta nel 2023 supera i 120 mila boed

Dopo la scoperta di marzo può partire la produzione. Approccio fast track. Eni si conferma player attivo in Algeria comunicando l’avvio delle operazioni di estrazione nel Berkine Nord. Il giacimento a olio HDLE/HDLS è quello della concessione di Zemlet el Arbi.

I DETTAGLI

Attualmente, qui la produzione ammonta a 10mila barili di olio equivalente quotidiani ma verso il 2023 si arriverà ad un cospicuo aumento fino a oltre 120mila boed. Il tutto grazie alla perforazione di nuovi pozzi. Eni opera in loco con Sonatrach e altre compagnie del territorio, secondo il modello di business upstream secondo cui le fasi di progettazione, autorizzazione ed esecuzione sono portate avanti in parallelo.

COSA FA (E HA FATTO) IL CANE A SEI ZAMPE IN ALGERIA

Come sappiamo, Eni è attivo in Algeria dal 1981. A inizio ottobre fu annunciato l’avvio della produzione nel giacimento del Berkine Sud. La cui produzione, che è il primo contratto ad essere firmato sotto la nuova legge degli idrocarburi algerina 19-13, è operata da Eni e Sonatrach e risulta attualmente di 1 milione di standard metri cubi al giorno di gas (MSm3/d) circa e 4 mila barili al giorno di liquidi associati. Si prevede entro la fine dell’anno l’aumento a circa 2 MSm3/d, arrivando a saturare la capacità di trattamento di gas dell’impianto di MLE, pari a 11 MSm3/d.

A settembre, invece, la società guidata oggi da Claudio Descalzi in qualità di amministratore delegato ha annunciato di aver raggiunto un accordo sull’acquisizione delle attività di BP in Algeria, tra cui “In Amenas” e “In Salah”, i più importanti campi produttivi a gas operati da compagnie internazionali nel paese.

Poco più di due settimane fa, per citare un altro dei più recenti aggiornamenti, la Commissione Europea ha approvato la creazione di una joint venture tra SNAM S.p.A. ed ENI S.p.A con sede in Italia e per il controllo del Trans-Mediterranean Pipeline utilizzato per importare gas dal Nordafrica a Roma.

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