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Eni

Eni sbarca con le rinnovabili in Tunisia

Il governatorato di Tataouine scelto per ospitare due impianti fotovoltaici da realizzare in consorzio con Etap.

Sarà Tataouine, nel sud della Tunisia, a ospitare il nuovo impianto fotovoltaico di Eni che avrà una capacità massima installata di 10 MW. Il progetto, assegnato al consorzio ETAP-Eni a seguito di una gara pubblica indetta dalle autorità tunisine, prevede la fornitura di energia elettrica alla società di stato Société Tunisienne de l’Electricité et du Gaz (STEG), e sarà realizzato da una nuova joint venture tra Eni ed ETAP dedicata esclusivamente alla produzione di energia da fonti rinnovabili.

COME SARA’ L’IMPIANTO

L’impianto, dotato di un sistema a inseguimento solare in grado di ottimizzare l’energia prodotta, fornirà alla rete elettrica nazionale oltre 20 GWh/anno di energia, con un risparmio di CO2 complessivo pari a circa 260.000 tonnellate nei 25 anni previsti di esercizio.

iran fotovoltaicoALTRO PROGETTO NEL FOTOVOLTAICO, NEL CAMPO DI ADAM

Sempre nel Governatorato di Tataouine, Eni completerà nel 2019 la costruzione del campo fotovoltaico di Adam, con capacità massima installata di 5 MW, la cui energia sarà utilizzata direttamente dal sito industriale. L’impianto, realizzato con un innovativo sistema ibrido che comprende anche un sistema di stoccaggio di energia, faciliterà l’integrazione con le turbine esistenti, riducendo i consumi di gas, i costi operativi e le emissioni di anidride carbonica in atmosfera.

ENI IN TUNISIA DAL 1961

Eni d’altronde è presente in Tunisia dal 1961 e opera nel Paese nei settori Upstream, con attività concentrata nelle aree desertiche del sud e nell’offshore mediterraneo, Gas & LNG Power and Marketing, con la gestione del gasdotto Transmed che collega l’Algeria all’Italia attraverso la Tunisia e nel campo del Refining & Marketing.

PRODUZIONE ENI A 9 MILA BOE AL GIORNO NEL 2017

Nel 2017 la produzione in quota Eni per quanto riguarda l’upstream è stata di 9 mila boe/giorno. L’attività è concentrata nelle aree desertiche del sud e nell’offshore mediterraneo di fronte a Hammamet, per una superficie complessiva sviluppata di 3.600 chilometri quadrati (1.558 chilometri quadrati in quota Eni). Le attività d’esplorazione e produzione di Eni nel Paese sono regolate da contratti di concessione. La produzione è fornita principalmente dai blocchi offshore di Maamoura e Baraka (entrambi operati con una quota del 49%) e onshore di Adam (Eni 25%, operatore), Oued Zar (Eni 50%, operatore), Djebel Grouz (Eni 50%, operatore), MLD (Eni 50%) ed El Borma (Eni 50%). Le attività di sviluppo hanno riguardato, invece, interventi di ottimizzazione sulle concessioni in produzione per contrastare il naturale declino produttivo.

NEL GAS TUNISIA INTERESSATA PER IL PASSAGGIO DI TRANSMED

Nel settore gas, tra il 1977 e il 1983, Eni ha realizzato il gasdotto Transmed che collega l’Algeria con l’Italia attraverso la Tunisia. Il gasdotto rappresenta uno dei progetti più impegnativi sinora messi in opera. In particolare, il gasdotto TTPC, per l’importazione di gas algerino dello sviluppo complessivo di 740 chilometri, dotato di cinque stazioni di compressione, attraversa il territorio tunisino dalla località di Oued Saf Saf, punto di consegna del gas alla frontiera algerina, fino alla località di Cap Bon, sul Canale di Sicilia, dove si connette con il gasdotto TMPC.

 

(L’articolo completo su Start Magazine)

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