Oggi la decisione finale dell’Autorità sul documento studiato per due mesi. Governo pronto a un triplice intervento
Governo e Arera sono pronti. La questione degli extra-profitti non può più attendere. Come rivelato ieri dal Dataroom di Milena Gabanelli sul Corriere della Sera, società come Enel e Eni hanno pressoché raddoppiato il proprio fatturato trimestrale rispetto all’inizio del 2021.
LA DECISIONE DELL’ARERA SUGLI EXTRA-PROFITTI
Oggi, allora, sarà una giornata cruciale. L’Arera concluderà il proprio rapporto sul documento inerente i contratti d’acquisto del gas. L’analisi, come riporta il Corsera, cominciò ad aprile ma rimane delicata anche a distanza di due mesi di lavoro. E le stesse imprese che verranno toccate hanno già espresso malumori.
“Una volta approvato dall’Autorità, il documento sarà trasmesso al governo, ma secondo fonti vicine al dossier sarà anche reso pubblico. Sul gettito derivante dalla tassa il governo conta di trovare le risorse finanziarie per calmierare le bollette”, scrivono Chiesa e Savelli. “Le tariffe relative al terzo trimestre saranno approvate dall’Arera entro fine giugno e il governo potrebbe decidere di legare le tariffe sempre meno al prezzo del contratto future sul mercato europeo di riferimento (il Ttf di Amsterdam) e sempre più ai costi reali del gas“.
PRONTO UN +15% DI IMPOSTA
Nel dettaglio, Palazzo Chigi e Tesoro vogliono passare da una tassa del 25% a una del 40%. “Altri sei miliardi di euro da usare per il prossimo decreto anti-inflazione. Un provvedimento che conterrà sostanzialmente tre misure”, riporta anche il Messaggero.
Anzitutto, allungare a tre i mesi di sconto del 25% su benzina e diesel. Stesso discorso vale per la bolletta elettrica. Infine, il taglio del cuneo fiscale. “Con due miliardi e mezzo, il governo potrebbe ridurre di ben 4 punti i contributi pagati dai lavoratori dipendenti per gli ultimi quattro mesi dell’anno. Ma il problema che si trova a fronteggiare il governo non è tanto questo taglio temporaneo. E come renderlo strutturale con la prossima legge di Bilancio”.
Dal 30 giugno le imprese dovranno versare la loro tassa: colpendo 42 miliardi circa di extra-profitti, il Governo potrà muoversi ancora e meglio. Il tandem con l’Arera continua.