Orsenigo (AIS): “Serve un modello riconoscibile e misurabile: senza standard chiari non intercetteremo i capitali green che oggi cercano progetti credibili”. Pichetto Fratin: dal rapporto tra infrastrutture e finanza sostenibile dipende la possibilità di realizzare una transizione energetica realmente efficace, generando nuovo valore economico
Il mercato globale della finanza sostenibile ha superato nei primi nove mesi del 2025 i 730 miliardi di dollari, con una previsione di crescita fino al trilione entro fine anno, mentre in Italia le imprese più mature sul piano ESG registrano un incremento del valore azionario del 46% rispetto alle altre. È in questo scenario che il Paese entra nella fase post-PNRR con una sfida decisiva: rendere gli investimenti infrastrutturali stabili, credibili e realmente attrattivi per la finanza sostenibile internazionale.
AIS LANCIA IL TAVOLO NAZIONALE PER UN NUOVO MODELLO DI INFRASTRUTTURE
In questo contesto AIS – Associazione Infrastrutture Sostenibili ha annunciato nel convegno a Roma “Infrastrutture e finanza sostenibili. Un nuovo modello” la nascita del Tavolo Nazionale per la definizione di un modello per infrastrutture e finanza sostenibili, al quale prenderanno parte esperti delle oltre 100 organizzazioni aderenti all’associazione che collettivamente esprimono oltre il 2% del PIL nazionale.
ORSENIGO: NECESSARI CRITERI MISURABILI PER ATTRARRE CAPITALI GREEN
«Oggi non basta dichiarare di progettare un’infrastruttura sostenibile: bisogna dimostrare, con criteri chiari e comparabili, che quella sostenibilità è misurabile. È ciò che la finanza sostenibile chiede e che troppo spesso in Italia non riusciamo a fornire. Il risultato è un disallineamento tra chi progetta e chi finanzia, che rallenta la realizzazione di opere strategiche», ha dichiarato il Presidente di AIS Lorenzo Orsenigo. «I capitali green ci sono e crescono, ma non arriveranno se non offriamo standard rigorosi e un linguaggio comune. Con il tavolo di lavoro che avviamo oggi, vogliamo dotare il Paese di un modello univoco, trasparente e credibile, capace di valorizzare i progetti migliori e di intercettare nuovi investimenti nel medio-lungo periodo».
PICHETTO FRATIN: INFRASTRUTTURE E FINANZA LEVA DI COMPETITIVITÀ
Nel suo messaggio al convegno, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha richiamato la responsabilità condivisa che questa sfida comporta, sottolineando la necessità di rafforzare il rapporto tra infrastrutture e finanza sostenibile come leva strategica per la competitività del Paese:
L’IMPORTANZA DEL PARTENARIATO TRA PUBBLICO E PRIVATO
«Si tratta di una partita che coinvolge tutti, coinvolge la politica, i privati, le società pubbliche. Bisogna perfezionare un sistema che sia in grado di essere più attraente per gli investimenti, si può lavorare a un forte partenariato tra la domanda del sistema pubblico e l’offerta della finanza privata, che attenta alla sostenibilità, questo come fattore chiave nell’accesso alle risorse.
COSTRUIRE IN MODO RESILIENTE: DECARBONIZZAZIONE E INNOVAZIONE
Mi preme mettere a fuoco un punto fondamentale, si può promuovere un sistema in cui sia possibile costruire in modo resiliente, ridurre emissioni, migliorare il benessere delle nostre comunità. L’obiettivo è alimentare un’economia più responsabile ma anche più competitiva, noi dobbiamo usare la decarbonizzazione all’ottica di competitività, da qui arriva l’impegno per creare queste infrastrutture puntando sull’innovazione.
LA SOSTENIBILITÀ COME BRAND E CHIAVE STRATEGICA DI CRESCITA
La sostenibilità deve essere una chiave strategica, un brand per essere i migliori sulle infrastrutture, sui prodotti, per la crescita economica, la competitività del sistema, complessivamente questa è la nostra sfida».
LE IMPRESE PIÙ ATTENTE AGLI ESG REGISTRANO PERFORMANCE FINANZIARIE SUPERIORI
I dati confermano che gli investitori sono sempre più attenti alla qualità e alla solidità dei criteri ESG. Secondo il Rapporto AIS 2025 – Il Valore della Sostenibilità, le imprese più mature sul piano ESG registrano migliori performance e una maggiore facilità di accesso ai capitali: le aziende ad alta sostenibilità hanno visto crescere il proprio valore azionario del 46% rispetto alle altre. A livello internazionale, nel 2023 i fondi ESG hanno sovraperformato quelli tradizionali, con rendimenti medi del 12,6% contro l’8,6%.
BAROMETRO EY: LA SOSTENIBILITÀ È ORAMAI UN REQUISITO STRUTTURALE
Dal EY Infrastructure Barometer Italy 2025, presentato da Lucia Bazzucchi, partner di EY Parthenon, emergono tendenze nette: il 35% degli investitori prevede nuovi investimenti nel settore energetico, tra rinnovabili ed efficienza; il 66% si aspetta un aumento della concorrenza per gli investimenti infrastrutturali in Italia; solo il 13% non considera criteri ESG nei processi di investimento, a conferma che la sostenibilità è ormai un requisito strutturale.
CLIMATE BONDS INITIATIVE: CONTINUA LA CRESCITA DEI GREEN BOND
Secondo la Climate Bonds Initiative, nei primi nove mesi del 2025 il mercato globale della finanza sostenibile ha superato i 730 miliardi di dollari e le emissioni di green bond continuano a crescere, confermando l’interesse degli investitori verso progetti infrastrutturali in grado di generare impatti ambientali e sociali misurabili.
IL CASO ASPI: SOSTENIBILITÀ E FINANZA BINOMIO STRATEGICO
Autostrade per l’Italia ha presentato un caso concreto di integrazione tra strategia finanziaria e obiettivi ESG. Domenico Dicuonzo, Investor Relations Manager ASPI, ha ricordato: «Le aziende che adottano pratiche responsabili sono percepite come più solide, meno rischiose e capaci di generare valore nel lungo periodo. Sostenibilità e Finanza sono per Autostrade per l’Italia un binomio strategico».
PROSSIMI PASSI: LINEE GUIDA PER RIDURRE LE ASIMMETRIE INFORMATIVE
Nei prossimi mesi il Tavolo di lavoro promosso da AIS elaborerà le prime linee guida operative del modello che si intende sviluppare, con l’obiettivo di ridurre le asimmetrie informative tra stazioni appaltanti e investitori, rafforzare l’attrattività del mercato italiano e creare condizioni stabili per cogliere le opportunità del post-PNRR.


