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Bollette Tutele Graduali

Fine tutela: Ok a dm per ingresso piccole imprese in mercato libero

Parere favorevole con osservazioni da parte della commissione Attività produttive della Camera

“Oggi la commissione Attività produttive della Camera ha espresso parere favorevole allo schema di decreto del ministero dello Sviluppo economico concernente le modalità e i criteri per un ingresso consapevole dei clienti finali nel mercato dell’energia elettrica e del gas, nonché per l’ingresso nel mercato libero dell’energia da parte delle piccole imprese, interessate per prime dalla cessazione del regime di maggior tutela a partire dal 1° gennaio 2021”. Lo rende noto il capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Attività produttive alla Camera, Luca Sut.

IL PARERE CON OSSERVAZIONI

Numerose le osservazioni formulate dalla commissione Attività produttive. Eccole:

a) si valuti l’opportunità di procedere in tempi brevi all’istituzione dell’elenco dei soggetti abilitati alla vendita di energia elettrica di cui all’articolo 1, commi 80-82, della legge 4 agosto 2017, n. 124, al fine di garantire che nella transizione verso il mercato libero i clienti finali vengano serviti da operatori qualificati, affidabili e solvibili iscritti nel suddetto elenco sulla base di criteri, modalità e requisiti tecnici, finanziari e di onorabilità, sufficientemente selettivi da garantire la prevenzione e il contrasto di condotte opportunistiche e scorrette in linea con i generali principi, legali e regolatori, che sovraintendono al buon funzionamento dei mercati e alla tutela dei consumatori;

b) si valuti l’opportunità di prevedere specifici tetti antitrust per le aree aggiudicabili da un singolo operatore al fine di garantire il corretto equilibrio tra concorrenza, tutela del consumatore e reale possibilità di scelta tra i vari operatori e in ogni caso con una percentuale non superiore a quella indicata dal paragrafo 4.51, numero 1, del documento ARERA di Consultazione 220/2020/R/Eel, nonché di adottare più stringenti iniziative normative per impedire abusi di posizione dominante, anche mediante la corretta applicazione della disciplina dell’unbundling;

c) si valuti l’opportunità di rafforzare le tutele degli interessi dei clienti finali mediante l’adozione di iniziative che prevedano:

1) il tempestivo aggiornamento del Portale non appena ogni nuova offerta sul mercato libero sia presentata;

2) l’abbattimento dei costi e la semplificazione delle procedure per il passaggio del cliente finale da un gestore all’altro;

3) con riferimento all’attuazione del disposto dell’articolo 1, comma 72, della legge 4 agosto 2017, n. 124, la gratuità, la rapidità e la semplificazione delle procedure di conciliazione, nonché il trattamento efficace dei reclami;

d) si valuti l’opportunità di definire precisi indirizzi al fine di ampliare il lavoro già svolto dall’ARERA in merito ai contenuti delle offerte contrattuali sul mercato libero, ai fini della definizione di offerte con condizioni contrattuali minime, sotto il profilo quantitativo oltre che qualitativo, in maniera tale da estendere le regole previste per le offerte a prezzo libero a condizioni equiparate di tutela (Placet) a tutte le tipologie di offerte e prevedendo che queste siano confrontabili con le offerte che prevedono servizi aggiuntivi;

e) si valuti l’opportunità di ricorrere alla definizione dei meccanismi incentivanti di reintegrazione degli oneri non recuperabili connessi alla morosità di clienti finali di cui al comma 1, lettera c), dello schema di decreto solo qualora le caratteristiche dei suddetti clienti, quali ad esempio la non disalimentabilità, siano tali da incidere notevolmente sul rischio legato alle ordinarie modalità di recupero del credito relativo alla fornitura;

f) si valuti l’opportunità di prevedere in tempi congrui all’emanazione del secondo decreto ministeriale che definisce modalità e criteri per un ingresso consapevole nel mercato libero del settore elettrico per gli utenti domestici e le microimprese e nel settore del gas naturale, prestando particolare attenzione alla tutela dei clienti finali delle fasce deboli;

g) si valuti l’opportunità di precisare il ruolo funzionale di Acquirente Unico, nonché sia il rapporto di collaborazione tra quest’ultimo e gli altri soggetti istituzionali coinvolti che le modalità di copertura dei relativi costi, regolando i suddetti rapporti con norma di fonte primaria;

h) si valuti l’opportunità, per quanto di competenza, di prevedere delle clausole sociali per la tutela dei lavoratori delle società che oggi erogano il Servizio di Maggior Tutela.

SUT: L’APPLICAZIONE DEL DECRETO ESAMINATO SARÀ UNA SPECIE DI TEST IN VISTA DEL PASSAGGIO AL MERCATO LIBERO PER I CLIENTI DOMESTICI E MICROIMPRESE

“Il provvedimento punta sulla trasparenza e pubblicità delle offerte e dei servizi connessi e promuove l’adozione di strumenti utili a confrontare le offerte. Tra le osservazioni che abbiamo fatto in commissione, mi preme evidenziare la proposta di procedere in tempi brevi all’istituzione dell’albo dei soggetti abilitati alla vendita di energia elettrica, che garantisca la loro affidabilità e solvibilità in vista della transizione verso il mercato libero – ha proseguito il deputato -. “Proprio sotto questo profilo – ha segnalato Sut -, l’applicazione del decreto esaminato sarà una specie di test in vista del passaggio al mercato libero per i clienti domestici e microimprese previsto dal primo gennaio 2022: il punto di vista del MoVimento 5 Stelle su questo punto è chiaro e scritto nero su bianco in una risoluzione a prima firma del nostro capogruppo alla Camera Davide Crippa, che punta a mantenere per questi ultimi le garanzie del regime di maggior tutela per la fornitura di energia anche nella fase di transizione. Proponiamo al governo di istituire un meccanismo di fissazione mensile dei prezzi dell’energia ancorato al Prezzo Unico Nazionale: 9 milioni di consumatori potranno così fruire di una fase cuscinetto per informarsi al meglio e fare le scelte che riterranno più vantaggiose”, ha concluso il pentastellato.

QUI IL DM

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