Limiti di installazioni del fotovoltaico ai terreni produttivi con alcune esenzioni come ad esempio le cave, le miniere, le aree in concessione alle ferrovie, le aree in concessione autostradale, le aree interne a impianti industriali. Salvi i fondi Pnrr
“L’articolo 5 non ha mai segnato conflittualità tra me e il collega Pichetto. In realtà c’è stato un approccio a una problematica che non solo noi perché la norma di riferimento è del 2021. La norma è di difficile applicazione e ha degli articoli che la rendono inefficace. Noi abbiamo avuto un tempo di attuazione e decretazione che doveva svilupparsi rapidamente per limitare il consumo del terreno agricolo e dopo tre anni circa ancora non si è riuscito ad avere la definizione delle aree idonee in un continuo rimpallo tra uffici e conferenza delle regioni. Interveniamo per porre fine a una installazione selvaggia del fotovoltaico a terra”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida in una conferenza stampa che si è tenuta a Consiglio dei ministri ancora in corso. “Ovviamente interveniamo salvaguardando alcune aree – ha proseguito il ministro -. Perché se metti agrivoltaico o fotovoltaico a terra stai cambiando la destinazione d’uso e quindi non riteniamo che questo tipo di prassi debba continuare. Abbiamo scelto di limitare ai terreni produttivi questo divieto con alcune esenzioni come ad esempio le cave, le miniere, le aree in concessione alle ferrovie, le aree in concessione autostradale, le aree interne a impianti industriali. E andremo a contenere quelle che sono le norme che salvaguardano i fondi del Pnrr”, ha evidenziato Lollobrigida. “Ci sono milioni di metri quadri per fare altro si utilizzino quelli, non sottraiamo terreni produttivi” per la produzione energetica, ha poi chiarito rispondendo a una domanda.
“La violenta lite con il collega ha riguardato i target-obiettivo. Ho chiesto di verificarli” alla luce del “Pniec e del raggiungimento dei 40 GW al 2030. Rimane totalmente la presenza dell’agrivoltaico. È chiaro che rispetto ad alcune situazioni che riguardano territori che comunque sono in parte compromessi come le cave fino a 300 metri dei lati autostradali, nelle zone interstiziali tra ferrovie e autostrade, in questo caso le speranze di coltivazioni sarebbero minime e in questo caso è automaticamente concesso” ha aggiunto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. “Inoltre si è ritenuto di dover salvaguardare tutto ciò che riguarda il Pnrr e in particolare le Comunità energetiche. Sono impianti al massimo di 1 MW, nulla toglie che l’obiettivo del Pniec al 2030 rimanga lo stesso con un obiettivo sul fronte solare di circa 38 GW”, ha chiarito il ministro.
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