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Francia e Spagna guidano l’energia eolica europea. E l’Italia?

Secondo i ricercatori del Centro comune di ricerca (JRC), solo Francia e Spagna potrebbero produrre una quantità di elettricità equivalente a soddisfare la domanda prevista dall’Unione europea per il 2050, pari a 4.000 TWh

L’Europa ha costantemente aumentato la capacità di energia eolica, nell’intento di supportare la transizione energetica e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Nell’ultimo trimestre del 2023, per la prima volta, la regione ha prodotto più energia dal vento che dal carbone, e da allora ha aumentato il numero di parchi eolici.

NEL 2023 NUMERI DA RECORD PER L’EOLICO EUROPEO

Come ricorda Oilprice, nel terzo trimestre 2023 l’Europa ha generato un record di 193 TWh di energia dalle turbine eoliche, rispetto ai 184 TWh delle centrali a carbone. La produzione di energia eolica è stata superiore del 20% rispetto allo stesso periodo del 2022, nonostante diverse sfide che hanno contribuito ad una crescita settoriale inferiore alle aspettative.

La capacità eolica dell’Europa dovrebbe continuare a crescere, poiché diversi Paesi hanno introdotto o stanno introducendo politiche climatiche favorevoli, oltre ad incoraggiare gli investitori privati ​​a sviluppare nuovi progetti.

L’ENERGIA EOLICA IN FRANCIA E SPAGNA

Secondo i ricercatori del Centro comune di ricerca (JRC), solo Francia e Spagna potrebbero produrre una quantità di elettricità equivalente a soddisfare la domanda prevista dall’Unione europea per il 2050, pari a 4.000 TWh. La nuova valutazione vede un “potenziale eolico onshore sostanzialmente più elevato”, poiché molti Paesi Ue “raddoppiano la loro capacità di installazione.

L’eolico onshore può svolgere un ruolo molto più importante nella decarbonizzazione del sistema energetico europeo di quanto si pensasse in precedenza”. Il rapporto afferma che, se implementato al suo pieno potenziale, in base alle attuali norme l’eolico onshore potrebbe generare nell’Ue 19.000 TWh di elettricità all’anno.

I PAESI CON IL MAGGIORE POTENZIALE EOLICO

Scandinavia, Spagna, Francia, Polonia e Romania guidano l’Unione europea per potenziale di energia eolica, mentre i principali Paesi produttori di energia eolica, come la Germania, hanno un potenziale di produzione inferiore. Ciò suggerisce che l’Europa trarrebbe vantaggio dallo sviluppo di infrastrutture di trasmissione transfrontaliere per supportare la condivisione dell’energia.

Diversi Paesi europei stanno già sviluppando dei progetti eolici per realizzare il loro potenziale. In Francia nel 2022 sono stati installati sulla terraferma 1,4 GW di nuova capacità eolica e 0,5 GW di capacità offshore, aumentando la capacità eolica totale del Paese a 20,9 GW. A febbraio Siemens Gamesa ha avviato la costruzione dell’ampliamento della sua fabbrica di La Havre da 210 milioni di dollari.

Il governo francese sta supportando lo sviluppo nell’ambito della politica sulle industrie verdi con un credito d’imposta governativo del 25%. L’estensione consentirà all’azienda di produrre l’ultima generazione di turbine da 14 MW per progetti eolici offshore.

L’EOLICO IN ITALIA

Stando all’elaborazione di Legambiente su dati IRENA e Terna, nel 2023 a guidare la top ten dei 10 Paesi che hanno fatto registrare le maggiori nuovi installazioni, rispetto al 2022, ci sono Germania (+3.296 MW), Olanda (+1.994 MW) e Svezia (+1.973 MW). L’Italia ottiene solo il decimo posto con 487 MW di nuove installazioni. Meglio di lei tra i paesi mediterranei la Spagna che con +914 MW d nuove installazioni è ottava posizione e la Grecia (+518 MW) in nona posizione.

Il potenziale teorico di diffusione dell’eolico galleggiante in Italia è stimato in 207,3 GW, pari a più del 60% del potenziale complessivo di energia rinnovabile nel Paese. Inoltre, secondo il Global Wind Energy Council, il nostro Paese potrebbe essere il terzo mercato al mondo per potenziale di sviluppo dell’eolico offshore galleggiante.

LE RICHIESTE DI CONNESSIONE ALLA RETE

Inoltre, i territori sembrano voler puntare fortemente sull’energia del vento: a marzo 2024 vi erano 90 GW di richieste di connessione alla rete elettrica per l’eolico offshore, con Sicilia, Puglia e Sardegna che coprivano oltre il 77% delle richieste (con rispettivamente 39, 38 e 31 richieste). Secondo il portale delle Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali del MASE, in Italia vi sono attualmente 87 progetti di eolico offshore, per un totale di oltre 76 GW. Sardegna, Puglia e Sicilia le regioni più interessate, con 24, 22 e 22 progetti.

IL PROGETTO EOLICO “MED WIND” AL LARGO DELLA SICILIA

Uno dei progetti recenti eolici più ambiziosi nel nostro Paese è quello del parco eolico offshore galleggiante “Med Wind Scirocco”, pianificato nel Canale di Sicilia. Si tratta del primo progetto per il Mar Mediterraneo ad aver proposto l’impiego della tecnologia floating senza fondamenta fisse. L’impianto dovrebbe sorgere su un’area di circa 275 kmq a 90 km dalla costa siciliana. Le oltre 150 turbine galleggianti, con una potenza unitaria di 18 MW, garantiranno una potenza installata di 2,8 GW, con una produzione annua prevista di 9 TWh.

Secondo i realizzatori, il parco eolico rifornirà di energia 3,4 milioni di famiglie, pari a quasi 12 milioni di persone. L’investimento complessivo previsto è di circa 9,3 miliardi di euro e garantirà la creazione di oltre 3.000 nuovi posti di lavoro.

IL PROGETTO EOLICO “AGNES” IN ROMAGNA

Di notevole rilevanza è anche il progetto che riguarda la costruzione di un parco eolico a Ravenna. Il progetto, denominato “Agnes”, punta ad essere il più grande parco eolico a mare d’Italia, che potrebbe essere pronto entro il 2027. In attesa dell’esito delle aste per le concessioni governative, Agnes ha incassato il via libera della VIA (valutazione di impatto ambientale) e, una volta ottenuta l’autorizzazione unica, l’iter procedurale sarà completato.

Il progetto, presentato nel luglio 2024 a Ravenna, include 2 impianti eolici offshore composti da 75 aerogeneratori e 600 MW di potenza, un impianto fotovoltaico offshore con moduli galleggianti da 100 MW, un sistema di stoccaggio di elettricità onshore e un impianto di elettrolizzazione onshore per la produzione di idrogeno.

Il tutto per un investimento previsto di circa 2 miliardi di euro. Quando sarà completato, Agnes potrà soddisfare il bisogno di elettricità dell’intera Romagna (900mila famiglie).

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