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Draghi Gas

L’Unione Europea accoglie le proposte dell’Italia. Draghi: ora bollette più basse

Il premier al termine del Consiglio europeo: “Alcuni effetti si vedono già: il prezzo del gas sul mercato TTF – che ad agosto aveva toccato i 350 euro per Mwh – è sceso a 116 euro, circa un terzo”

“Il pacchetto approvato accoglie tutte le proposte dell’Italia: un corridoio per la creazione dei prezzi del gas, il disaccoppiamento tra i prezzi del gas e quelli dell’elettricità, la necessità di avere strumenti comuni per affrontare e mitigare il rincaro dei prezzi dell’energia”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, alla conferenza stampa al termine del Consiglio europeo del 20-21 ottobre.

“Nelle prossime settimane – ha aggiunto Draghi – la Commissione e i ministri dell’Energia finalizzeranno i dettagli di questi provvedimenti. Tuttavia il Consiglio ha dato loro il pieno avallo politico, con l’obiettivo che siano operativi il prima possibile. Ci aspettiamo che si arrivi a una conclusione operativa”.

Per il premier “alcuni effetti della decisione di questa notte si vedono già: il prezzo del gas sul mercato TTF – che ad agosto aveva toccato i 350 euro per Mwh – è sceso a 116 euro, circa un terzo. E oggi, dopo che si è diffusa la notizia che avevamo trovato un accordo, ha perso il 10%, a dimostrazione che la componente speculativa che c’è nella formazione di questo prezzo è molto rilevante. Questo era il modo con cui andava affrontata questa crisi fin dall’inizio, ed è un’ulteriore prova della bontà delle nostre proposte, che si tradurranno presto in bollette più basse.

C’è un aspetto – ha sottolineato Draghi – che mi rende particolarmente orgoglioso: tutte queste misure sono iniziative del governo italiano, portate avanti con tenacia e un proficuo sforzo di mediazione. Voglio ringraziare il ministro Cingolani, il sottosegretario Amendola e tutti i diplomatici che hanno lavorato per mesi su questo importantissimo tema. È la prova che l’Italia ha tutte le capacità per essere protagonista in Europa, per tracciare un sentiero e percorrerlo insieme a tutti gli altri partner”.

GAS, LA SITUAZIONE IN ITALIA E LA QUESTIONE DEL PREZZO

“Il nostro problema non è la disponibilità di gas. Noi oggi in Europa siamo quelli che hanno la maggiore disponibilità: continuiamo ad esportare milioni di metri cubi al giorno da diverso tempo, i nostri stoccaggi sono al 92%-94%, cioè sono pieni, quindi quello che arriva lo stiamo esportando”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, alla conferenza stampa al termine del Consiglio europeo del 20-21 ottobre.

“Il problema nostro e di altri Paesi come noi – ha spiegato Draghi – è il prezzo a cui viene acquistato questo gas. Su questo fronte non c’erano proposte. A quel punto si è visto che c’è stata veramente una maggiore comprensione del fatto che questo Consiglio europeo non poteva essere a una dimensione, perché in quel caso anche noi non saremmo stati molto interessati. Questo è stato capito, e quello che è notevole è che ha portato ad una decisione all’unanimità. Ci è voluto molto tempo, ci sono stati scambi su tutti gli elementi del pacchetto, ma alla fine si è arrivati ad un risultato. Questo è un po’ quello che succede spesso in queste discussioni: siamo tanti Paesi, siamo molto diversi, e quando si parla di energia le condizioni di partenza sono diverse, quindi è naturale che ci sia una diversità di approccio, di opinione, di storie e anche di cultura. Questi Consigli europei e tutto il lavoro che c’è dietro servono a superare queste differenze per arrivare ad una decisione comune”.

UN MECCANISMO DI FINANZIAMENTO COMUNE

“Le decisioni operative concrete sulle misure aggiuntive e sulle proposte della Commissione, avendone verificato l’impatto sui contratti esistenti, sono una cautela per i contratti in corso, tenendo conto delle diversità dei mix energetici. La Commissione deve dunque presentare una decisione e non una intenzione, non c’è modo di equivocare, si tratterà di decisioni operative. Questo non vuole dire che non ci sia lavoro da fare sul testo: ci saranno tante discussioni, ma è la prima volta che il Consiglio europeo ha manifestato la volontà di avere un tetto al prezzo del gas e un meccanismo di finanziamento comune”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, alla conferenza stampa al termine del Consiglio europeo del 20-21 ottobre.

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