Condizioni meteorologiche estreme, interruzioni delle forniture o instabilità geopolitica potrebbero cambiare rapidamente lo scenario
L’aumento delle importazioni di Gas Naturale Liquefatto (GNL) e un’accelerazione nel riempimento degli stoccaggi migliorano le prospettive energetiche dell’Europa in vista del prossimo inverno, con prezzi all’ingrosso in calo. Tuttavia, i benefici di questa nuova stabilità non si trasferiscono pienamente ai consumatori, bloccati da contratti a prezzo fisso e da un mercato al dettaglio con concorrenza limitata e scarsa flessibilità.
È la doppia fotografia scattata dall’Agenzia dell’Unione Europea per la Cooperazione dei Regolatori dell’Energia (ACER), che ha pubblicato oggi i suoi ultimi rapporti sugli sviluppi chiave nei mercati del gas all’ingrosso e sull’andamento dei mercati al dettaglio. L’analisi, che copre i primi mesi della stagione estiva, fornisce un quadro essenziale per le discussioni politiche volte a garantire sicurezza e competitività dei prezzi in Europa.
PROSPETTIVE OTTIMISTICHE MA CAUTA ATTESA PER L’INVERNO
Dal lato dei mercati all’ingrosso, le notizie sono incoraggianti. Dopo un inverno caratterizzato da costi elevati, i prezzi medi del gas sono diminuiti di oltre il 20% rispetto al primo trimestre del 2025. Sebbene la volatilità rimanga relativamente alta, le importazioni di Gas Naturale Liquefatto (GNL) sono aumentate di oltre un terzo su base annua, sostenute da prezzi competitivi, da una domanda debole in Asia e da una maggiore capacità di liquefazione degli Stati Uniti.
Questo boom del GNL ha compensato ampiamente il crollo delle forniture russe tramite gasdotto, diminuite del 45% su base annua a seguito della scadenza dei contratti di transito attraverso l’Ucraina. Attualmente, il gas russo raggiunge l’UE solo attraverso il gasdotto TurkStream.
Positivi anche i dati sullo stoccaggio: le iniezioni di gas sono aumentate di 75 TWh rispetto all’anno precedente, contribuendo a colmare il divario con gli anni passati, dopo una fine d’inverno che aveva visto le scorte a livelli inferiori rispetto al 2023 e 2024.
LE PROSPETTIVE PER IL FUTURO
Guardando al futuro, ACER prevede che, se i trend attuali continueranno, l’Europa entrerà nel prossimo inverno con riserve consistenti. Tuttavia, l’Agenzia mette in guardia sui rischi che permangono: condizioni meteorologiche estreme, interruzioni delle forniture o instabilità geopolitica potrebbero cambiare rapidamente lo scenario. Un fattore di ottimismo arriva dall’attesa espansione della produzione globale di GNL tra la fine del 2025 e il 2026, che potrebbe alleviare ulteriormente la pressione sui mercati.
MERCATI AL DETTAGLIO: CONCORRENZA FERMA E FLESSIBILITÀ INESPRESSA
Se il quadro all’ingrosso migliora, quello al dettaglio mostra ancora notevoli criticità. L’ACER ha pubblicato oggi anche le sue schede nazionali per il 2025, coprendo per la prima volta sia l’elettricità che il gas, e aggiornando il suo dashboard sui prezzi per le famiglie.
Sul fronte dell’elettricità, l’installazione dei contatori intelligenti (smart meter) procede a macchia di leopardo, con una diffusione dell’80% in metà dell’UE ma inferiore al 20% in ben sette Stati membri. Questo, unito a una forte dipendenza da contratti a prezzo fisso o regolamentato in 15 Stati, fa sì che i consumatori non possano beneficiare delle ore con prezzi all’ingrosso molto bassi (sotto i 5 €/MWh), lasciando inutilizzata una preziosa flessibilità della domanda. Cresce il fenomeno dei prosumer (produttori-consumatori), con Belgio (22%) e Paesi Bassi (30%) in testa. A giugno 2025 i prezzi al dettaglio si sono stabilizzati, ma su base annua si registra un aumento di circa il 3% per le famiglie UE.
Per quanto riguarda il mercato del gas, si conferma che l’82% del consumo domestico è destinato al riscaldamento, evidenziando il ruolo cruciale dell’efficienza energetica e della riqualificazione degli edifici. La domanda di gas è in calo in 21 Stati membri dal 2022, mentre la produzione di biometano resta bassa. I prezzi al dettaglio sono rimasti per lo più stabili, ma le offerte commerciali sono aumentate del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
UNO SGUARDO SULL’ITALIA
Per quanto riguarda il settore gas, i punti di forza dell’Italia riguardano l’importante impatto sulla decarbonizzazione grazie all’efficienza e allo switching di combustibile relativo all’elevato impatto della domanda di riscaldamento. I punti di debolezza vengono invece individuati nella necessità di un monitoraggio più dinamico delle offerte del mercato al dettaglio che consentirebbe una più rapida consapevolezza e risposta alle mutevoli condizioni di mercato. Se da un lato le opportunità sono date dagli aggiornamenti dell’efficienza e dal cambio del combustibile per i fabbisogni degli edifici per ridurre le emissioni e il biometano che potrebbe supportare l decarbonizzazione del riscaldamento senza importanti cambiamenti infrastrutturali, dall’altro le minacce sono rappresentate dal calo della base dei consumatori rimanenti e le disponibilità limitate di gas a basse emissioni di CO2 che rischiano di compromettere il contributo del settore gas alla transizione energetica.
Per quanto riguarda invece il settore elettrico, se i punti di forza italiano sono l’implementazione su larga scala dei contatori intelligenti, il punto di debolezza è considerato l’elevata adozione da parte dei consumatori di contratti non flessibili. Le opportunità sono le infrastrutture che consentono una partecipazione più attiva e la progressiva eliminazione dei prezzi regolamentati per tutte le famiglie, che creano opportunità di innovazione. Mentre le minacce maggiori sono considerate il potenziale disallineamento temporale tra l’implementazione di strumenti di flessibilità e la penetrazione delle energie rinnovabili e una flessibilità limitata che può comportare la necessità di nuovi investimenti nella rete e, di conseguenza, aumentare i costi per i consumatori.
2025-ACER-Gas-Key-Developments-Q2