L’appello della Cisl al Governo, che si appresta a tagliare gli incentivi sulla geotermia convenzionale
Il governo si appresta a cancellare gli incentivi alla geotermia convenzionale. Questo almeno si evince dalle indiscrezioni di settore. Nel Decreto Ministeriale “Fer1” che regolerà gli incentivi alle energie rinnovabili, passato dal Mise al Ministero dell’Ambiente, non vi è traccia degli incentivi riservati alla produzione geotermica. Questi dovrebbero essere inseriti nel decreto ministeriale “Fer 2”, ma sembra già deciso che non ci saranno previsti incentivi per la Geotermia convenzionale.
M a proprio la geotermia convenzionale, denunciano il segretario generale Cisl Toscana, Riccardo Cerza e il segretario regionale della Flaei-Cisl, Graziano Froli, “oggi in Toscana copre oltre il 30% del fabbisogno energetico e che da’ lavoro a circa 1.800 persone, tra occupazione diretta e indotto: per la nostra regione sarebbe un disastro”
Lo stop agli incentivi, continuano Cerza e Froli, “sara’ l’ennesima mazzata nei confronti di un’energia naturale, rinnovabile e fra le più monitorate dal punto di vista ambientale. La fine degli incentivi, infatti, potrebbe causare il disimpegno dei principali produttori che oggi investono in quest’area oltre 300 milioni di euro all’anno”.
“Chiediamo al governo di apportate le necessarie modifiche al decreto ministeriale, per ridare dignità e prospettive alla geotermia italiana e toscana in particolare”, afferma il sindacato.