Complessivamente le importazioni di Gnl nei mercati europei liquidati – Francia, Spagna, Italia, Belgio, Regno Unito e Paesi Bassi – sono state pari a 7,2 milioni di tonnellate nel mese di aprile
Le spedizioni di Gnl del Qatar originariamente destinate all’Asia sono arrivate in massa in Europa e hanno conquistato la leadership di mercato nella regione, come dimostrano i dati di S&P Global Platts Analytics.
ROTTA VERSO LA UE
La domanda in ritirata e le dichiarazioni di forza maggiore in Cina e in India a seguito della pandemia di coronavirus hanno di fatto costretto la produzione del Qatar a fare rotta verso i mercati europei a scapito degli Usa.
CEDIMENTO USA
Proprio gli Stati Uniti stanno affrontando i primi segnali di cedimento delle esportazioni nel contesto competitivo globale, con la produzione verso le coste europee in ritirata ad aprile, in un contesto di indebolimento dell’economia, e in vista delle cancellazioni segnalate a giugno.
L’IMPORT VERSO L’UE A 7,2 MLN DI TONNELLATE
Complessivamente le importazioni di Gnl nei mercati europei – Francia, Spagna, Italia, Belgio, Regno Unito e Paesi Bassi – sono state pari a 7,2 milioni di tonnellate nel mese di aprile, equivalenti a 9,939 miliardi di metri cubi di gas naturale una volta riscaldato.
Ciò ha rappresentato un aumento dei ricavi del 6% sull’anno, ma un leggero calo del 3,5% sul mese, forse a indicare che le importazioni europee potrebbero aver raggiunto il picco per l’estate.
Le consegne mensili del Qatar nella regione sono aumentate del 150% da febbraio, con una quota di esportazioni del 30,7%. Gli Stati Uniti hanno abbandonato la posizione di primo esportatore, ma hanno comunque mantenuto il 23,8% del mercato, mentre la produzione russa ha subito una leggera flessione, detenendo ora una fetta del 19,9% della domanda di volumi fisici.
C’È ANCORA RICHIESTA IN EUROPA
Nonostante l’Europa stessa sia soggetta a notevoli restrizioni per quanto riguarda i coronavirus, esistono ancora sacche di domanda di Gnl all’interno e intorno a dove operano i maggiori operatori di gas liquefatto in Europa.
La maggior parte dei volumi eccedentari del Qatar sono stati inviati nel Regno Unito e in Belgio, dove i destinatari di questa produzione detengono inoltre capacità di rigassificazione a lungo termine nelle rispettive reti gas. Questi paesi hanno accolto il 21,4% e il 12,4% della produzione spedita nell’area nel mese di aprile, in netto calo del 41% rispetto al mese.
Gli importatori belgi che negli ultimi due mesi hanno attinto alle forniture russe per la riesportazione hanno ora trovato poche opportunità per farlo, con solo due carichi da Zeebrugge in aprile, rispetto agli otto di marzo.
IN FRANCIA RECORD IMPORT
Nel frattempo, la Francia ha stabilito un nuovo record di importazioni mensili in aprile, accogliendo 2,868 miliardi di metri cubi di gas naturale equivalente; un valore nettamente superiore a quello di qualsiasi altro paese europeo, in quanto ha assorbito i volumi provenienti da Stati Uniti e Russia che il mese scorso avrebbero potuto sbarcare negli attuali obiettivi del Qatar.
ANCHE IN OLANDA
Anche i Paesi Bassi hanno raggiunto un nuovo record di importazioni fisiche, in quanto hanno smaltito il Gnl in eccesso da tutto il mondo per accogliere 1,083 miliardi di metri cubi di gas naturale equivalente in aprile.
POCO APPETITO DALLA SPAGNA
Al contrario, la Spagna ha mostrato meno appetito per il gas liquefatto, importando la sua quantità più bassa da 12 mesi a questa parte durante il mese di aprile. In calo di quasi un terzo nel mese, il paese ha importato 1,511 miliardi di metri cubi di gas naturale equivalente in aprile, a riprova di un periodo di stasi.